Delle cinque borse di studio, dal valore di mille euro ciascuna, conferite in occasione del “Premio città di Verona”, ben quattro sono state assegnate a neolaureati dell’ateneo veronese. A premiare i giovani, martedì 5 dicembre, Filippo Rando, assessore alle Politiche giovanili. Messi in concorso dal Comune di Verona per tesi di laurea discusse nell’anno solare 2016 e con un voto di laurea non inferiore a 110/110, gli elaborati finali premiati si focalizzano su aspetti di vario genere riguardanti la città di Verona, dalla vita vissuta dalla cittadinanza al suo territorio provinciale.
Nella sala del Consiglio di Palazzo Barbieri sono stati premiati: Elisa Ballotari, laureata in Economia e commercio con la tesi “La percezione delle componenti di immagine di una città da parte dei residenti: applicazione del Best-Worst sealing alla città di Verona” ; Barbara Boni, laureata in Lingue per la comunicazione turistica e commerciale con la tesi “Il mito di Giulietta e il turismo a Verona: un’analisi critica dell’offerta”; Daniela Maria Hartmann, laureata in Discipline artistiche con l’elaborato “La storia di Francesco negli affreschi di Nicola Giolfino nella chiesa di San Bernardino a Verona”; Anna Varalta, laureata in Medicina e Chirurgia con la tesi “Funzione vascolare e pressione arteriosa in un campione di bambini delle scuole primarie: dati preliminari”. Infine, medaglia di merito conferita a Corrado Zandonà, laureato in Marketing e comunicazione di impresa, autore della tesi “Analisi dell’efficienza organizzativa in Week Surgery: l’esperienza presso l’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona”.
“Questo premio” – ha sottolineato Filippo Rando – riconosce l’impegno di studenti che hanno voluto dedicare la fine del loro percorso formativo universitario allo studio del territorio cittadino, contribuendo nell’insieme a valorizzare Verona e il suo patrimonio artistico-culturale”.
In commissione giudicatrice, accanto al presidente Anna Pasqualin, l’ingegnere Alberto Maria Sartori, l’architetto Marco Ardielli, Margherita Sboarina, insegnante di Lettere, Alberto Scuro e Barbara Gaudenzi, entrambi docenti dell’ateneo veronese.