Il passato di Verona riemerge da manoscritti unici e preziosi . “Verona al tempo di Ursicino nell’anno del Signore 517, crocevia di uomini, culture e scritture” è la mostra, organizzata dalla biblioteca Capitolare in collaborazione con il dipartimento di Culture e civiltà, che celebra i 1500 anni del codice di Ursicino. Insieme ad altri volumi conservati nel corso del tempo, la mostra sarà in esposizione dal 17 febbraio al 16 maggio.
I libri sono i testimoni del periodo che ha visto la fine dello stato romano e l’instaurarsi delle civiltà dei Goti e dei Longobardi nel nord Italia. La particolarità del codice di Ursicino, che narra le vite di Martino, vescovo di Tours, e di Paolo, monaco nella Tebaide, è il fatto che sia datato e firmato, caso molto raro per i manoscritti del tempo.
Don Bruno Fasani, prefetto della biblioteca Capitolare spiega l’importanza di questa esposizione e della collaborazione fra biblioteca e ateneo.
Massimilano Bassetti, docente del dipartimento Culture e Civiltà, fa il punto sul valore e il significato dell’esposizione.
La mostra è realizzata con il contributo della fondazione Cariverona e della Regione Veneto, con il patrocinio del Comune di Verona, con la collaborazione di fondazione Discanto e il supporto dell’associazione Amici della biblioteca Capitolare di Verona.
Per avere maggiori informazioni riguardo gli orari della mostra è possibile visitare il sito della biblioteca.