L’Unione Europea, nell’ambito del programma di cooperazione territoriale Interreg Alpine Space, finanzia un progetto di oltre 2 milioni di euro che vede tra i partner l’università di Verona. Si tratta di “trAILs – Alpine industrial landscapes transformation” realizzato, per l’università di Verona, con il coordinamento scientifico di Lorenzo Migliorati, ricercatore di Sociologia dei processi culturali del dipartimento di Scienze umane, in collaborazione con Veronica Polin, ricercatrice di Scienza delle finanze del dipartimento di Scienze economiche.
Il progetto di durata triennale ha come obiettivo quello di studiare il fenomeno e le conseguenze della deindustrializzazione delle vallate alpine e prealpine europee attraverso la mappatura di numerosi siti europei e italiani, compresi quelli veneti. La ricerca multidisciplinare investe gli ambiti economico, sociale, culturale, paesaggistico, urbanistico e ambientale. In particolare, l’università di Verona si occuperà dell’impatto sociale, culturale ed economico che la deindustrializzazione ha provocato nelle aree italiane coinvolte.
“Il rapido declino dell’industria pesante nel contesto alpino – spiega Migliorati – è un fenomeno sovranazionale da tempo in atto e che colpisce molti distretti produttivi montani, non solo italiani. La sfida è comprendere quanto sta accadendo per elaborare buone pratiche finalizzate alla costruzione di un patrimonio di conoscenze e strategie trasferibili per migliorare la qualità della vita dei 70 milioni di abitanti che vivono nelle zone alpine e prealpine di Italia, Austria, Svizzera, Francia, Germania e Slovenia”.