Si rinnova la collaborazione tra l’università di Verona e il Film festival della Lessinia. Saranno, infatti, alcuni docenti dell’ateneo i protagonisti degli incontri letterari “Parole alte” dedicati quest’anno alla montagna immaginaria e inesistente.
Il programma. Ad aprire il ciclo di incontri, il 24 agosto, sarà un ricordo sui cento anni dalla Grande Guerra nella “Ballata senza nome” di Massimo Bubola. Alle montagne sacre nell’Ebraismo guarderà l’incontro con la scrittrice Elena Loewenthal per tracciare una mappa storico-geografica, dal Sinai al Monte Moriah dove Abramo sacrificò Isacco e al Monte Nebo dove morì Mosè, intorno all’idea dell’altezza come luogo di particolare connessione fra Dio e l’uomo. Il linguista Andrea Moro arriverà in Lessinia per presentare “Il segreto di Pietramala” in dialogo con Alessandra Tomaselli. Al Monte Analogo sarà dedicata la conferenza-concerto del compositore Michele Lobaccaro, fondatore dei Radiodervish, con canzoni originali liberamente ispirate al romanzo di René Daumal.Della montagna invisibile parlerà, invece, lo speleologo Francesco Sauro intrecciando le sue esplorazioni sui Monti Tepui a partire dalle suggestioni de “Il mondo perduto” di Sir Arthur Conan Doyle. Lo scrittore Stefano Salzani e Adriana Cavarero filosofa e già docente dell’università di Verona, saliranno metaforicamente le balze de “Il libro delle nove rupi”, testo medievale in versi che dice degli abitanti delle nove rupi dell’orrida montagna che sovrasta il mondo. Tra i protagonisti lo stesso Alessandro Anderloni, affiancato da Mario Allegri, già docente di ateneo, in un appuntamento dedicato al Purgatorio di Dante. La rassegna letteraria si chiude l’1 settembre con Giuseppe Mendicino in un omaggio a dieci anni dalla morte di Mario Rigoni Stern.