Si inserisce nel contesto del progetto “Un salto nella qualità” del Presidio di Qualità dell’ateneo, il laboratorio sperimentale I-Lab, che vuole attivare un gruppo di confronto stabile per unire le migliori prassi, esperienze e competenze nella specifica materia. I-Lab prende forma dalla collaborazione di più strutture dell’università di Verona: la direzione Didattica e la direzione Sistemi informativi e tecnologie, il dipartimento di Lingue e letterature straniere, il Centro linguistico di ateneo (CLA) e il Center for Teaching and Learning del dipartimento di Scienze umane.
Il laboratorio è stato presentato nelle giornate di giovedì 15 e venerdì 16 novembre dal rettore Nicola Sartor e dalla delegata alla Qualità, Laura Calafà. “Ci rivolgiamo soprattutto a chi da poco è entrato nel gruppo dei docenti”, spiega Sartor “per invitarli a scoprire nuove metodologie didattiche e nuovi approcci”. Le porte dell’innovazione rimangono aperte anche per i docenti già in servizio che siano interessati. “In un mondo di grandi innovazioni”, precisa Calafà, “è fondamentale che la didattica sia al passo, infatti i parametri di formazione europei danno grande spazio alla trasformazione delle tecniche e delle metodologie di apprendimento”.
“Gli atenei che pongono attenzione alle metodologie didattiche sono quelli più alti nei ranking internazionali” ricorda Luigina Mortari, docente di Pedagogia e responsabile del Center for Teaching and Learning, introducendo il tema dell’innovazione didattica: “L’insegnamento non va dato per scontato, il dovere del docente universitario è di fare ricerca, ma anche didattica, cercando di coinvolgere gli studenti e stimolare la riflessione. È fondamentale aprirsi a nuove metodologie, grazie anche alla collaborazione dei colleghi”.