Scoprire i segreti dei caveau di tredici musei italiani attraverso gli scatti di Mauro Fiorese, fotografo veronese già docente a contratto dell’università di Verona, scomparso tre anni fa. Le fotografie sono raccolte nella mostra allestita nella galleria Achille Forti di Verona visibile dal 5 aprile al 22 settembre.
I ventisei scatti della serie, realizzati tra il 2014 e il 2016, hanno ritratto i depositi dei maggiori musei italiani, tra i quali: il Museo di Castelvecchio a Verona, la Galleria degli Uffizi, la Galleria Borghese, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Capodimonte, Museo Correr, Mart di Rovereto.
“Il progetto artistico di Mauro Fiorese – ha spiegato la curatrice Patrizia Nuzzo – porta alla luce, attraverso l’obiettivo fotografico, i luoghi in cui sono conservati i capolavori dell’arte italiana, svelandone la maestosità: veri giacimenti di cultura tra i più cospicui al mondo. I depositi stessi assurgono dunque al ruolo di opera d’arte nobilitati da ritratti di grande formato. Liberato dal pregiudizio, antico e ormai obsoleto, che lo vedeva o immaginava solo come ambiente polveroso, immobile e silente, il caveau è invece sempre più protagonista dell’attività vera di una galleria e ne traduce l’anima profonda”.
L’opera di Fiorese in università. Il fotografo è stato l’autore di alcuni scatti della mostra permanente “Santa Marta. Dalla Provianda al campus universitario” dedicata al complesso universitario di via Cantarane, ora sede dei corsi di laurea di Economia e della biblioteca Economica dell’università.