Il mondo del lavoro è sempre più in cambiamenti, frammentato e moltiplicato in mille rivoli. Questa è oggi la realtà, su cui bisogna ragionare parlando della Festa dei lavoratori, come spiega Donata Gottardi, docente di Diritto del lavoro di ateneo: “Il Primo maggio deve essere considerato come la festa del lavoro dignitoso. Con questo termine si indica non solo il godimento di una buona retribuzione, ma anche di buone condizioni di vita. I sindacati devono considerare questo duplice aspetto della dignità e della deframmentazione del lavoro per una corretta rappresentanza”.