I venditori di fumo, di rimedi miracolosi, i portatori di pseudo-saperi e pseudoscienze sono sempre esistiti nelle società umane. Oggi però si è accresciuta enormemente la loro capacità di raggiungere celermente e “senza filtri” un gran numero di persone.
Chi fa del sapere scientifico la propria professione, come i docenti universitari, ha il dovere morale di svelare gli inganni e le apparenti verità su cui si basano gli approcci pseudo-scientifici. La ricerca scientifica, anche in questo modo, si mette dunque al servizio della società civile. Per la Notte della Ricerca – Venetonight 2019, in programma venerdì 27 settembre, l’ateneo ha scelto di porre l’accento sull’essenza del sapere scientifico, che abbraccia sia le scienze esatte e naturali, che le scienze sociali e il sapere umanistico, distinguendosi nettamente dalle pseudoscienze: fake news, cure miracolose, spiegazioni fantasiose, rivelazioni di minacce inesistenti e complotti non fanno parte del mondo scientifico e ne minano anzi le basi.
La giornata inizia al mattino con i laboratori dedicati alle scuole superiori. Nella sede del Lurm, laboratorio universitario di ricerca medica, del Policlinico di Borgo Roma, si parlerà di cellule staminali con Mauro Krampera e di patologie dei globuli rossi ed eritropoiesi con Lucia De Franceschi. Nel dipartimento di Informatica, a Ca’ Vignal, Marco Cristanini guiderà i ragazzi alla scoperta dei primi computer nel Museo dell’informatica, con il laboratorio “Quattro chiacchiere col Commodore 64”. Sempre a Ca’ Vignal, ma nel dipartimento di Biotecnologie, Sara Zenoni spigherà come migliorare le piante con le biotecnologie. Agli Istituti biologici (strada Le Grazie, 8) Silvia Savazzi mostrerà il cervello in azione tramite le principali tecniche non invasive utilizzate nell’ambito delle neuroscienze. Al Polo Santa Marta, Elena Manzoni e Simone Quercia parleranno di Disuguaglianza e redistribuzione, mentre Claudia Bazzani e Roberta Capitello si domanderanno Come capire il consumatore? Metodi sperimentali nelle ricerche di mercato. Sempre in Santa Marta, Marco Minozzo racconterà l’era dei numeri, per accrescere la consapevolezza sull’era in cui stiamo vivendo, principalmente per mezzo di semplici esempi, aneddoti e paradossi vari contestualizzati in diversi ambiti di interesse. Al Polo Zanotto, Simona Brunetti guiderà gli studenti alla scoperta del drammaturgo Ibsen e della sua “Casa di bambola”. Infine, Anna Maria Paini, Sabaudin Varvarica, Stefano Maltese, Valentina Bonello e Anna Karin Giannotta racconteranno le loro esperienze da antropologhi, partendo dal lavoro sul campo.
Il pomeriggio di VenetoNight si aprirà poi, alle 15.30, con la cerimonia di consegna dei diplomi di dottorato che si svolgerà nell’aula magna del polo Zanotto. Ospite sarà Tito Boeri, docenti di Economia alla Bocconi e già presidente dell’Inps. La cerimonia si chiuderà in Cortile Mercato Vecchio con il tradizionale lancio del tocco dei nuovi dottori di ricerca.
Dal tardo pomeriggio, fino a sera la ricerca scientifica dell’ateneo di Verona verrà raccontata attraverso musica, spettacolo, talk show, esperimenti live, un’area stand dove il pubblico conoscere dal vivo i “misteri della ricerca” e un’area demo e talk dove incontrare e ascoltare i ricercatori.