Oltre 90 relatori, un totale di presenze che ha superato quota 4mila iscritti, i numeri della quinta edizione di “Univerò, il Festival del placement” organizzato dall’ateneo e dall’Esu Verona confermano il gradimento di studenti e pubblico per il format, con posti sempre esauriti ai numerosi incontri e tavole rotonde, tenutisi al Polo Santa Marta dal 15 al 17 ottobre.
Molto apprezzati anche gli appuntamenti con le aziende, le sessioni dedicate ai processi di selezione, dal CV al colloquio, i focus sul rapporto tra lavoro e social network, sulla definizione degli obbiettivi professionali e i Recruiting Day, che hanno coinvolto realtà importanti della finanza, delle assicurazioni e studi legali, con la raccolta di centinaia di curricula.
“Un link necessario per entrare nella vita vera. UniVerò è un’opportunità fondamentale per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro e stanno concludendo o hanno concluso un percorso di studi”. Così Ester, neolaureata in Lingue all’ateneo scaligero, ha definito la sua personale esperienza al Festival del Placement UniVerò.
Grande interesse hanno riscosso gli appuntamenti nei quali esponenti di vertice del mondo economico hanno testimoniato le rispettive storie professionali ma anche i momenti di dialogo con figure di spicco del mondo dell’editoria, della cultura e delle arti. Tra questi da segnalare in particolare l’incontro con il giornalista Ferruccio De Bortoli, così come quelli con Alberto Minali e gli altri ospiti di “Interviste parallele”: Marco Carletto (Calzedonia), Giacomo Marino (Fondazione Cariverona) e Matteo Montan (Gruppo Athesis). Molto seguiti anche gli ospiti Joerg Eberhart (Air Dolomiti) in “Impresa e professioni tra Italia e Germania” e Daniele Finocchiaro, presidente di Agsm Verona, che ha trattato il tema “Energia e Territorio”. Altrettanto gettonato l’appuntamento dedicato a “Fare dell’Arte un lavoro: le professioni della musica e dello spettacolo”. Ad avere un ottimo riscontro anche l’evento del medico legale che cerca di dare un nome agli immigrati dispersi nel Mediterraneo Cristina Cattaneo, che ha parlato de “La professione del medico legale: non c’è futuro senza attenzione per i diritti.” Molto azzeccata infine si è rivelata la scelta di “esportare” Univerò a Vicenza, dove l’iniziativa è stata particolarmente apprezzata.
Sempre alto l’appeal delle professioni legali, che continuano ad esercitare un notevole potere di attrazione per chi si affaccia al mondo del lavoro, come attesta l’ottimo risultato degli eventi con gli studi legali associati e l’incontro con il magistrato Carlo Nordio in dialogo con gli studenti di ELSA Verona.
Lo conferma Luisa, studentessa all’ateneo scaligero: “Ho partecipato ad UniVerò per il secondo anno consecutivo e devo dire che mi ha permesso di capire che cosa voglio fare e in che direzione muovermi per raggiungere i miei obiettivi”.
Ottimi segnali quindi, che rappresentano il miglior viatico per le future edizioni dell’evento.