L’emergenza Coronavirus non ferma la didattica dell’università scaligera. A quasi un mese dall’inizio dell’erogazione a distanza delle lezioni, ne stanno usufruendo con profitto gli studenti dell’ateneo, grazie alle soluzioni tecnologiche messe in campo, che garantiscono di frequentare, seppur in modo telematico, oltre l’80% delle lezioni.
L’ateneo di Verona dispone, infatti, di soluzioni tecnologiche integrate a supporto della didattica a distanza. Per gestire le attività online, ha adottato come Learning Content Management System la piattaforma Open Source Moodle, tra le più diffuse al mondo specialmente in ambito accademico. Tale sistema è attualmente integrato con quelli di ateneo – precisamente con il portale web pubblico e l’area intranet (MyUnivr). Nel corso del 2019 si sono espansi tali servizi integrando con quelli già esistenti due sistemi innovativi, Panopto come Video Content Management System per la registrazione e lo streaming (in differita e live) e Zoom per la videoconferenza. L’integrazione di questi due nuovi strumenti tecnologici con l’infrastruttura di ateneo ha portato allo sviluppo di un ecosistema di tecnologie innovative per la didattica (www.univr.it/tid).
Gli insegnamenti offerti nei corsi di studio per l’anno accademico 2019/20, per i corsi di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico, sono complessivamente, senza conteggiare la suddivisione in moduli o parti, 1593, suddivisi in tre periodi didattici.
In particolare, guardando al secondo semestre, nell’arco temporale che ha visto l’attuazione delle misure per il contenimento del Covid-19, risulta che sono stati erogati complessivamente 789 insegnamenti (II semestre e annuali), di cui 696 in formazione a distanza pari a circa l’88% del totale. Va peraltro segnalato che alcuni insegnamenti, che presentano contenuti fortemente tecnici e laboratoriali, non si prestano ad una trasformazione in modalità a distanza in particolare nei tempi ristretti connessi all’emergenza in corso.
Ciascun insegnamento può inoltre strutturarsi in molteplici parti (moduli) oppure in diverse modalità di erogazione tra lezioni, laboratori o altro, tenuti da differenti docenti. Ciò vuol dire che l’insieme delle attività didattiche frontali complessivamente erogate da tutti i docenti per i 789 insegnamenti del secondo semestre corrispondono a un totale di 1260.
Di queste, ad oggi, già 1014 hanno visto l’erogazione della formazione a distanza con i sistemi di videoregistrazione (Panopto) o video conferenza (Zoom), cioè propongono le lezioni recuperate in modalità telematica – pari all’80% del totale – per complessivamente oltre 7.300 ore registrate. Sono 848 i docenti coinvolti in queste 1260 attività didattiche di cui 658 – pari al 78% – hanno attivato il recupero delle lezioni in modalità telematica.
Questo risultato è stato ottenuto grazie alla pronta disponibilità mostrata dai docenti nel rispondere alla situazione di emergenza e alla collaborazione immediatamente creata tra il lavoro di aggiornamento didattico svolto dai docenti per i propri insegnamenti ed il supporto ammnistrativo e tecnico offerto dalla direzione Didattica dalla direzione Sistemi informatici.
Infine, gli studenti coinvolti sono pressoché il totale dei 21.000 iscritti, con un numero di accessi alla piattaforma di e-learning pari a oltre 500.000 sessioni, solo nell’ultimo mese, e oltre 270.000 ore di visualizzazione delle lezioni.
Le lauree della sessione in corso si tengono in modalità completamente telematica utilizzando gli strumenti di ateneo e per la conclusione della sessione, prevista il 29 aprile, saranno in totale 1951 i nuovi laureati dell’ateneo veronese.
Anche le attività di tirocinio esterno presso le numerose aziende non sono state bloccati dall’emergenza ma proseguono in modalità agile nel rispetto delle indicazioni ministeriali analogamente a quanto avviene per le attività lavorative.
Con l’attuazione tempestiva di queste misure l’ateneo di Verona sta mettendo in atto una serie di azioni coordinate e sinergiche per garantire a tutti i suoi studenti di proseguire nella carriera avviata limitando al massino l’impatto dell’emergenza corona virus che sta creando molteplici difficoltà nella vita di ciascuno, anche sulle prospettive di studio e di lavoro dei giovani.