Tra i tanti e terribili effetti associati alla pandemia che stiamo vivendo, la sospensione delle attività sportive non va collocata tra le più gravi, ma senza dubbio per chi era abituato ad una pratica regolare e importante non è stato facile trovarsi di colpo privato del training giornaliero. Per questo il Centro per la preparazione alla maratona della sezione di Scienze motorie dell’università di Verona, coordinato dai docenti Federico Schena, Cantor Tarperi e dalla dottoressa Kristina Skroce, con la collaborazione del Cus Verona Triathlon, non ha mai smesso di accompagnare i suoi atleti. Applicando al meglio la sinergia tra ricerca universitaria, conoscenze scientifiche ed esperienze dirette è stato possibile continuare a seguire in modo individualizzato gli atleti praticanti le discipline di endurance, cercando di minimizzare l’effetto funzionale, prestativo e psicologico di questo stop forzato.
Con il supporto della tecnologia, i responsabili e i coordinatori del Centro hanno ideato un programma di allenamenti a distanza che dura ormai ininterrottamente da otto settimane.
Schede tecniche. Sono state messe a disposizione ogni settimana schede di allenamenti, con esercizi differenti, per cercare di mantenere costante il livello di preparazione specifica degli atleti e incoraggiare l’adesione a un programma che promuove uno stile di vita attivo. Il nuoto è stato sostituito con l’allenamento della forza effettuato con elastici o altri piccoli attrezzi e programmato in base all’obiettivo della specifica seduta. L’allenamento della corsa è strutturato per essere effettuato sul tapis roulant, oppure simulato usando gli scalini di casa, laddove è possibile. Tutta la preparazione di endurance è supportata da specifici allenamenti di forza a corpo libero e sedute di stretching (alla fine delle sessioni o accessorie alle singole sedute).
Sei sedute live a settimana. Per una interazione completa nonostante la distanza, il Centro non si è fermato alle schede. Con una frequenza di sei live settimanali, sono stati aggiunti gli incontri telematici utilizzando la piattaforma zoom. Le sedute, della durata di un’ora, sono seguite da gruppi di quindici persone e coinvolgono anche i familiari e gli amici degli atleti del Centro Maratona che si sono appassionati a loro volta vedendo le lezioni. Si declinano in allenamenti funzionali, con esercizi di forza e aerobici, corsa sui rulli e sedute di ciclismo con cyclette o bici da corsa posta sui rulli. Queste ultime sono caratterizzate da un alto tasso di qualità: curate fin nei minimi dettagli, si basano sull’efficacia della pedalata, il controllo del carico di allenamento e il recupero ottimale dopo lo sforzo, che risulta sovente essere più elevato rispetto alle sedute outdoor. Ogni incontro live, seppur in gruppo, è personalizzato: in base alle singole esigenze ogni atleta va a lavorare di volta in volta, a seconda dello stimolo allenante proposto, sulla potenza o la frequenza cardiaca.
Ogni sessione inizia con una spiegazione dettagliata dell’allenamento e l’obiettivo da raggiungere e termina con una sintesi finale da parte del coach. In questo modo, oltre alla possibilità di allenarsi insieme regolarmente, la stanza virtuale permette di incontrarsi, mantenendo così vive le relazioni, di condividere aspettative ed emozioni, eventuali problemi fisici o questioni legate agli allenamenti. È una modalità che, mantenendo la comunità a distanza, rafforza il senso di appartenenza a un gruppo e fa sentire molto meno soli.
Simulazione del triathlon via zoom. “C’è un grande coinvolgimento e molta soddisfazione per queste sedute live”, spiega Kristina Skroce. “Nel condurre gli allenamenti in bicicletta alterno vere e proprie simulazioni di gare di triathlon sprint e, nell’ultimo periodo, di triathlon olimpico, lavorando per un’ora e mezza sulle capacità aerobiche e anaerobiche. È un lavoro di squadra, in quanto la gara simulata va gestita fino alla fine. È importante educare gli atleti e allo stesso tempo cercare di mantenerli, anche solo mentalmente, più vicini possibili ai campi gara, che ci auguriamo presto potranno rifrequentare. Per questo motivo ci sono i momenti dove ci concentriamo sul lato scientifico: spiegando i concetti teorici legati alla metodologia e fisiologia dell’esercizio, ma ci sono anche momenti dove facciamo una vera e propria telecronaca: cercando di riportare gli atleti nelle condizioni realistiche di gara. In questa maniera non lavoriamo solo dal punto di vista della preparazione fisica, ma ci concentriamo anche sull’aspetto psicologico. Al sabato mattina, invece, facciamo delle lunghe “uscite” in bicicletta. Abbiamo anche pensato di coinvolgere nella conduzione degli allenamenti live alcuni studenti e studentesse dei corsi di Scienze motorie, proponendo loro un tirocinio agile, differente, che li veda condurre piccole parti di allenamento per poi approfondire argomenti specifici, quali la percezione dell’allenamento, come il ciclo mestruale influisce sull’endurance o l’importanza dell’idratazione nella prestazione sportiva”.
“C’è stato un impegno speciale” – afferma Federico Schena – “per rendere meno pesante il tempo trascorso a casa, dando spazio anche ad attività certo marginali rispetto alla grave emergenza sanitaria, ma comunque importanti per i singoli. Questa iniziativa ci ha permesso di lavorare, in continuità con quanto già intrapreso, sulla cura dei dettagli dei movimenti, sulla prevenzione degli infortuni e il rinforzo muscolare. Aspetti fondamentali per la futura ripresa dell’attività all’aperto. Il tutto suffragato dalla convinzione che, a prescindere dagli obiettivi agonistici, il mantenimento di uno stile di vita attivo è importante ora e sempre per il corpo e la mente”.