Ad aggiudicarsi il prestigioso Premio Gentili, giunto alla sua quarta edizione, è stata quest’anno Anna Maganuco, che ha da pochi mesi discusso la sua tesi di dottorato nell’ateneo scaligero, dopo una formazione triennale nell’ambito delle attività del corso di dottorato in Studi filologici, letterari e linguistici afferente alla scuola di dottorato di Scienze umanistiche.
La vincitrice ha concluso il suo percorso dottorale lo scorso maggio con una tesi in Lingua e letteratura greca seguita da Andrea Rodighiero, docente di Lingua e letteratura greca al dipartimento di Culture e civiltà. Il tema è complesso e affascinante, e investe uno dei grandi autori della letteratura occidentale e le forme della sua poesia: “Generi e metro in Sofocle: analisi di alcuni casi esemplari”.
Il premio, bandito dall’università di Urbino Carlo Bo, consiste in una borsa di studio del valore di mille euro; è stato istituito nel 2017, ma era già attivo negli anni precedenti sotto altro nome, e individua ogni anno il migliore fra i lavori di tesi, magistrale o di dottorato di ricerca, nell’ambito delle ricerche sulla musica, la metrica e i ritmi della poesia greca. L’istituzione di un premio legato a un così specifico ambito di ricerca onora la memoria di uno dei grandi grecisti del Novecento, Bruno Gentili, illustre studioso scomparso nel 2014, la cui attività è stata legata per lunghi anni all’ateneo urbinate.
«È una grande soddisfazione – osserva Rodighiero – poter vedere giovani di valore, attratti dal nostro ateneo, formarsi grazie ai nostri corsi di dottorato; e ancora più grande è la soddisfazione quando i risultati della ricerca vengono riconosciuti e premiati anche fuori; questo è un segno concreto della vitalità degli studi di antichistica a Verona e più in generale degli studi dell’ambito umanistico».
È peraltro la seconda volta che Verona si aggiudica il prestigioso premio: nel 2014 era toccato a Chiara Gallizioli, anche lei allieva di Rodighiero, con un lavoro dedicato alle figure femminili nella musica greca.
La ricerca condotta nel corso dei tre anni di dottorato da Anna Maganuco si focalizza sulla tessitura metrico-ritmica di alcuni canti corali delle tragedie di Sofocle e di Euripide, allo scopo di mostrare in che modo questo aspetto dello stile dialoghi armoniosamente con tutti gli altri livelli stilistici della composizione letteraria: caratteristiche linguistiche, aspetti retorico-formali, modalità della performance, e così via. Tale approccio fornisce una più profonda comprensione delle tecniche compositive e drammaturgiche impiegate dagli autori tragici, e può gettare nuova luce sulla relazione esistente fra la lirica drammatica destinata al teatro e la tradizione dei generi lirici e dei canti per cori preesistenti alla grande stagione del teatro greco del V secolo a.C.
«L’ottimo risultato raggiunto con l’assegnazione del “Premio Gentili” ad Anna Maganuco rappresenta più in generale – continua Rodighiero – un’ulteriore conferma dell’alta qualità dell’offerta formativa dei nostri corsi di dottorato. Al grande lavoro svolto dalle colleghe e dai colleghi del corso si affianca l’opportunità di incoraggiare i nostri giovani a programmare periodi di studio in prestigiose sedi accademiche estere durante il triennio dottorale. Oxford, nel caso della vincitrice».