“Le sfide future per la giustizia. La giustizia come azienda?”. Questo il titolo del libro curato da Mauro Tescaro, docente di Diritto privato nel dipartimento di Scienze giuridiche dell’ateneo veronese, Federico Brunetti, direttore del dipartimento di Economia aziendale e Alberto Rizzo, presidente del Tribunale di Vicenza e presentato lo scorso 19 febbraio nel corso di un webinar promosso dall’Istituto Bruno Leoni. L’opera è il frutto della convenzione stipulata tra l’università, in particolare il Polo didattico Studi sull’impresa di Vicenza, e il Tribunale di Vicenza. L’incontro è stato moderato da Serena Sileoni, vicedirettrice generale dell’Istituto Bruno Leoni.
Ad aprire l’incontro è stato Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani. “Il tempo – ha spiegato Cottarelli – è un fattore fondamentale per valutare l’efficienza di un tribunale in tutti i suoi aspetti, in particolare per la giustizia civile”. Il direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici ha anche sottolineato quanto la connessione con l’aspetto aziendale e manageriale all’interno dei tribunali sia necessaria per essere in grado di sviluppare migliori capacità di gestione organizzativa degli stessi auspicando che possa essere proprio la Scuola superiore della Magistratura a farsi carico della programmazione di una formazione adeguata al riguardo.
Il punto di vista manageriale e aziendale è stato fornito da Federico Brunetti, docente di Economia e gestione delle imprese, che ha indicato una bussola da poter seguire per l’incremento del senso di giustizia. Ha indicato sette elementi essenziali a cui attenersi. “È importante sviluppare una buona leadership all’interno nel management, creare una cultura organizzativa, saper controllare la gestione, adottare un approccio snello che riduca i tempi, considerare la digitalizzazione come strumento, considerare la qualità della prestazione (service management) e la co-creazione come valore dell’interazione dei soggetti” ha concluso Brunetti.
Alberto Rizzo, presidente del Tribunale di Vicenza, si è concentrato su un confronto tra il Tribunale e l’azienda, alla luce della sua esperienza concreta a Vicenza, innovativa sotto vari profili anche in virtù della stretta collaborazione con l’Università di Verona. “Se ci focalizziamo sull’apparato, sulla struttura si può dire che il Tribunale come pubblica amministrazione dovrebbe seguire l’organizzazione manageriale. L’efficienza può essere valutata dall’andamento della produttività complessiva, dalla durata media dei procedimenti, dai tempi di risposta nei vari settori, per esempio quando viene celebrata la prima udienza”.