A quasi due anni dai primi casi ufficiali di Covid-19, l’università di Verona riunisce i suoi esperti in materia per fare il punto della situazione. L’appuntamento è lunedì 20 dicembre, dalle 14.45, nell’aula Magna “G. De Sandre” del Policlinico G.B. Rossi, con l’incontro “Cosa è cambiato dopo due anni di Covid-19?”, domanda dalla quale partirà la riflessione dei relatori presenti.
L’appuntamento, che si aprirà con i saluti istituzionali del prorettore Roberto Giacobazzi, sarà preceduto dalla proiezione del film “Io resto” del regista Michele Aiello, documentario prodotto e distribuito da Zalab film, che mostra la lotta al Covid-19 negli Spedali Civili di Brescia, in una delle province italiane più colpite dalla prima ondata pandemica.
Dalle 16.30 seguirà una tavola rotonda moderata da Roberto Leone, presidente del Cesc, Comitato etico per la sperimentazione clinica delle province di Verona e Rovigo. Interverranno Giuseppe Lippi, presidente della Scuola di Medicina e chirurgia dell’ateneo, Ugo Moretti, responsabile del centro regionale di Farmacovigilanza del Veneto ed Evelina Tacconelli, docente di Malattie infettive e direttrice dell’unità operativa complessa Malattie infettive di Verona. La tavola rotonda sarà visibile in streaming.
Io Resto. Una videocamera accede, in via eccezionale, ai reparti dell’ospedale pubblico di una delle città che sta drammaticamente soffrendo il primo picco pandemico del Covid-19. E’ un delicato esercizio di osservazione, che coglie con rispetto l’instaurarsi di nuove relazioni tra pazienti e personale sanitario, rese necessarie dalla pandemia e che mostrano un estremo bisogno comune, il calore umano. Anche se a volte è doloroso, il film entra in empatia con le paure dei malati e con l’ascolto professionale ma accorato di medici e infermieri, rimanendo in una dimensione intima, lontana dal voyeurismo, dall’apologia dell’eroismo e da un’angosciosa rappresentazione mediatica.
L’evento è organizzato in collaborazione con ZaLab
Per partecipare è necessaria la prenotazione a questo link e il possesso della certificazione COVID-19.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la locandina.