È stato Maurizio Bertea, segretario generale della Federazione italiana pallacanestro, a tenere a battesimo, il 5 febbraio scorso, la conclusione del corso di perfezionamento “Smart management in sport” dell’università di Verona, diretto dalla docente Vania Vigolo. Le sfide e i cambiamenti in atto nel sistema sportivo e, in particolare, nella pallacanestro tra i temi emersi nella mattinata di confronto con le studentesse e gli studenti del corso. Presenti anche Federico Schena, docente di Scienze motorie e delegato del rettore all’Offerta formativa e Chiara Leardini, docente del dipartimento di Economia aziendale dell’ateneo e delegata del rettore al Bilancio.
“Ringrazio l’università di Verona – ha spiegato Bertea – per avermi invitato a partecipare a questa giornata, un’occasione per raccontare il funzionamento e le dinamiche della nostra federazione, un universo che presenta mille anime ed è chiamata a rispondere, giorno per giorno, a esigenze diverse. È sempre utile e stimolante per una federazione confrontarsi col mondo universitario, anche per intercettare competenze professionali di alto livello che possano, nel tempo, migliorare la qualità del nostro operato.”
Il corso di perfezionamento “Smart management in sport” si rivolge a studentesse e studenti con diversi background formativi, accomunati da una grande passione per il mondo dello sport. L’obiettivo è formare degli smart manager, professionisti dello sport business con una visione di ampio respiro e competenze multidisciplinari, in grado di operare efficacemente in un contesto in continua evoluzione.
“Il mondo dello sport ha sempre più necessità anche di professionisti che sappiano coniugare le competenze tecniche con quelle manageriali – ha concluso Schena – ed è per questo che l’area di Scienze motorie, è particolarmente soddisfatta della partnership messa in atto con il dipartimento di Economia aziendale che si inserisce anche nel più ampio contesto dell’attenzione che l’ateneo sta dedicando allo sport, sia a livello accademico che nelle relazioni con le federazioni sportive e le aziende, coerentemente con la scelta di una università aperta, che si mette in relazione con tutti gli attori della società fortemente voluta dal magnifico rettore Pier Francesco Nocini.”