Dicembre 1942, Heinrich Himmler, capo delle SS, ordinò che gli “zingari” del Reich fossero deportati ad Auschwitz: avranno nella matricola sull’avambraccio la “Z”. La persecuzione delle minoranze etniche durante l’olocausto sarà il tema conclusivo del ciclo di incontri proposto dall’università di Verona per la celebrazione della Giornata della Memoria.
Dopo la prima conferenza di venerdì 21 gennaio “Tra esclusione e persecuzione. I testimoni di Geova durante il nazismo“ dello storico torinese Claudio Vercelli e la testimonianza di Edith Bruck di martedì 1 febbraio, la rassegna giungerà a conclusione venerdì 11 febbraio con l’incontro dal titolo “Auschwitz. Storia e memorie di rom e sinti durante la Seconda Guerra Mondiale“, alle 17, nell’aula SMT06 del Polo Santa Marta, via Cantarane 24, Verona.
L’appuntamento si aprirà con i saluti istituzionali di Olivia Guaraldo, delegata al Public engagement, seguiti dall’introduzione a cura di Stefania Pontrandolfo, docente di ateneo di Discipline demo-etnoantropologiche. L’evento proseguirà con gli interventi “Attraversare Auschwitz. Conoscere e riconoscere la storia“ a cura di Luca Bravi dell’università di Firenze, e “Attraversare Auschwitz. Sinti e rom: le voci del presente, le radici del Passato“ di Eva Rizzin del centro di ricerche etnografiche e di antropologia applicata “Francesca Cappelletto”.
A concludere, la presentazione del libro “Attraversare Auschwitz. Storie di rom e sinti: identità, memorie, antiziganismo“ di Eva Rizzin, con il collegamento di Roberto Bortone dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – Unar, Presidenza del Consiglio dei ministri. Focus del libro è ricordarci come anche rom e sinti furono vittime incolpevoli dello sterminio nazista. Oggi come allora è necessario attraversare Auschwitz, sostarvi per il tempo necessario alla comprensione e alla riflessione, ripartire per contribuire alla costruzione di una società migliore e senza pregiudizi.
Il ciclo di conferenze, rivolte al pubblico cittadino e universitario, fa parte di un più ampio “Calendario civile” che comprende una serie di appuntamenti per approfondire questioni legate alla storia e alla memoria degli eventi tragici del Novecento che hanno avuto un ruolo fondante per l’identità europea e per la nostra storia nazionale. Per commemorare il 10 febbraio, Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe, martedì 15 febbraio alle 17.30 nell’aula SMT06 del Polo Santa Marta si terrà l’evento “La Seconda guerra mondiale al confine orientale italiano“ di Patrick Karlsen, docente di Storia Contemporanea dell’università di Trieste
L’incontro potrà essere seguito on line sulla piattaforma Zoom e sarà trasmesso live sul canale YouTube di ateneo.
Per accedere alle aule è necessario esibire il Green pass rafforzato e indossare la mascherina FFP2. Si raccomanda di presentarsi dieci minuti prima dell’inizio per la registrazione della presenza, in ottemperanza alle norme anti-contagio.