Le parole riflettono le intenzioni? In che modo l’uso di un linguaggio violento o sessista può riflettersi nella messa in atto di azioni violente, in particolare contro le donne? Una riflessione ampia, guardando il problema sotto diversi punti di vista, sia giuridico, che psicologo, verrà proposta dall’ateneo di Verona venerdì 1 aprile, alle 14.30, nell’aula Cipolla del dipartimento di Scienze giuridiche, via Montanari 9, con il convegno “Sono solo parole? Riflessioni su linguaggio sessista e violenza di genere”.
L’evento, organizzato dal dipartimento di Scienze giuridiche e dal Comitato Unico di Garanzia, si inserisce nell’ambito delle iniziative promosse dall’assessorato Pari Opportunità del Comune di Verona, con la manifestazione “Ottomarzo. Femminile, plurale” e in occasione della campagna contro il linguaggio sessista e violento, sostenuta dall’ateneo.
L’iniziativa, anche di impronta divulgativa, si articola in due parti. Dopo i saluti introduttivi di Olivia Guaraldo, delegata del rettore al Public Engagement, e di Stefano Troiano, direttore del dipartimento di Scienze giuridiche, interverranno Marilisa D’Amico, docente di Diritto costituzionale, all’università di Milano, che tratterà il tema del “Contrasto al linguaggio sessista e alla violenza di genere: principi costituzionali”, Roberto Flor, docente di Diritto penale all’università di Verona, che approfondirà gli aspetti legati alle “Nuove forme di espressione della violenza di genere nel contesto tecnologico” e Michela Nosè, docente di Psichiatria e presidentessa del CUG, Comitato unico di Garanzia dell’ateneo di Verona, che affronterà il tema “Dalle parole sessiste agli ‘atti’ violenti: una riflessione psicologica”.
Nella seconda parte del convegno si metteranno a confronto esperienze virtuose di chi lavora nel contrasto alla violenza di genere. Il punto di vista, soprattutto in questa seconda parte, vuole essere non solo quello della vittima, ma anche quello del recupero degli uomini violenti, tema fondamentale per la prevenzione della violenza di genere.
In particolare, si confronteranno Irene Pellizzone, costituzionalista dell’Università di Milano e responsabile dell’Osservatori sulla violenza contro le donne dell’ateneo milanese, Paolo Giulini, criminologo clinico, presidente del Cipm, Centro italiano per la Promozione della mediazione e docente dell’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e Marco Deriu, sociologo dell’università di Parma e membro dell’associazione Maschile plurale.
I lavori, coordinati da Stefano Catalano, docente di Diritto costituzionale e componente del CUG, saranno conclusi da Donata Gottardi, già docente di Diritto del lavoro e prorettrice vicaria di ateneo.
L’incontro potrà essere seguito anche sulla piattaforma zoom al seguente link: https://univr.zoom.us/j/88655367226