L’evento conclusivo dell’Estate teatrale veronese 2022 è stato presentato nella giornata di mercoledì 14 settembre nell’aula 2.1 del Polo Zanotto. Si tratta di “Ifigenia in Tauride”, prodotto dall’Istituto nazionale del dramma antico di Siracusa e diretto da Jacopo Gassmann. Nelle due serate al Teatro romano – 14 e 15 settembre – è stato messo in scena l’adattamento in chiave moderna della tragedia di Euripide.
Il Centro Skenè dell’università di Verona, forte della convenzione con l’Istituto nazionale del dramma antico di Siracusa, ha organizzato l’incontro per la presentazione di “Ifigenia in Tauride” diretto da Jacopo Gassmann. Dopo i saluti istituzionali di Silvia Bigliazzi, docente di Letteratura inglese all’università di Verona e direttrice del Centro Skenè, e di Carlo Mangolini, direttore dell’Estate teatrale, la parola è passata Gherardo Ugolini, docente di Filologia classica dell’ateneo scaligero, che ha introdotto il regista.
L’incontro è poi proseguito con la presentazione della figura di Ifigenia e le sue rappresentazioni articolata in tre diversi interventi a cura di Giorgio Ieranò (Ifigenia Taurica tradotta per la scena), Raffaella Viccei («A una sacerdotessa si addice il silenzio». Immagini parlanti di Ifigenia) e Marco Duranti (L’onda anomala: il finale dell’Ifigenia Taurica); Sotera Fornaro (Ifigenia dal sogno goethiano alle oscurità del nazismo).