“L’occupazione italiana della Libia. Violenza e colonialismo 1911-1943” è l’argomento al centro della mostra fotografica, promossa dal gruppo Radici dei diritti dell’ateneo in collaborazione con l’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea e con il patrocinio dell’università di Verona, rivolta alla cittadinanza e in modo particolare agli studenti e alle studentesse dell’università e delle scuole medie di Verona e provincia. L’esposizione è stata inaugurata venerdì 16 settembre, nell’aula Messedaglia.
Negli ultimi anni la Libia è stata ed è al centro dell’attenzione dei mezzi di comunicazione, mentre la conoscenza della sua storia e del periodo della presenza italiana rimane ancora poco conosciuta e poco studiata. Un contributo alla comprensione di quanto oggi sta accadendo in Libia, può venire anche dalla conoscenza di ciò che è accaduto nella storia del suo recente passato. In questo senso, l’obiettivo della mostra fotodocumentaria è quello di favorire la conoscenza di questo Paese, e in particolare del periodo coloniale italiano offrendo un’attenta riflessione su quelle che furono le violenze senza tralasciarne i contesti nei quali esse si verificarono e le loro contraddizioni.
La mostra, realizzata dal Centro per l’archivio nazionale di Tripoli e curata da Costantino Di Sante e Salaheddin Sury, restituisce la possibilità di conoscere il periodo della colonizzazione italiana attraverso un percorso storico-didattico illustrato da oltre settanta pannelli e da alcune proiezioni di foto storiche che mostrano aspetti politici, culturali, economici e sociali del colonialismo italiano. La ricerca di documenti, foto e segni di memoria è stata effettuata, oltre che nell’archivio di Tripoli, negli archivi italiani dello Stato maggiore dell’Esercito, del ministero degli Esteri e all’Archivio Centrale dello Stato di Roma, con la consulenza scientifica di studiosi italiani e libici.
L’inaugurazione è stata aperta da Roberto Leone, referente gruppo Radici dei Diritti, che ha introdotto la mostra dichiarando: “Assieme all’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea abbiamo organizzato questa mostra foto-documentaria che parla della occupazione libica perché è molto importante conoscere la nostra storia per capire soprattutto quello che accade nel travagliato presente”.
“L’università è felice di aprire i suoi spazi a iniziative così importanti”, ha ricordato Olivia Guaraldo, delegata del Rettore al Public engagement. “L’ateneo è luogo di Didattica e Ricerca, ma anche di crescita e consapevolezza civica, questa è un’occasione significante per la nostra comunità. L’università si fa luogo di una memoria poco approfindita e si fa spazio di conoscenza anche per le ragazze e i ragazzi delle scuole superiori”. Renato Camurri, docente di Storia contemporanea in ateneo, è poi intervenuto riportando alcuni cenni di carattere generale sull’intrecciata storia italiana e libica. Infine, l’incontro si è concluso con un excursus sull’esposizione da parte del curatore Costantino Di Sante.
La mostra, esposta nel chiostro di Santa Maria delle Vittorie, potrà essere visitata fino all’8 ottobre, dalle 8 alle 19 dal lunedì al venerdì, e dalle 8 alle 13 al sabato. Le visite delle classi e di gruppi superiori a 5 persone sono soggette a prenotazione (scrivere a elda.baggio@univr.it; roberto.leone@univr.it o resistenzaverona@gmail.com). L’accesso alla mostra è gratuito.