Riflessione, condivisione e celebrazione di due spazi di incontro del Comune di Verona aperti a donne italiane e migranti: il centro interculturale delle donne Casa di Ramia e il centro antiviolenza Petra. Dal 5 al 7 ottobre si terrà l’evento “Abitare leggere la terra” per festeggiare i 18 anni di queste due importanti realtà del territorio.
Il primo appuntamento “Fare tenda, fare tela: abitiamo leggere la terra”, organizzato con Michela Ottolini e Contemporanea, sarà mercoledì 5 ottobre dalle 15 alle 19.30 nell’aula 11 del polo di Santa Marta, via Cantarane 24, e vedrà la presentazione di due opere di due associazioni. “Il tappeto volante: montiamo l’ordito” dell’associazione Nissa e “La tenda verde” laboratorio artistico comunitario proposto da ideadestroyingmuros. Tenda verde è l’installazione generata allestita durante il laboratorio conclusivo del terzo modulo del corso di aggiornamento “Pratiche di cura e culture della differenza nel lavoro educativo e di cura” promosso dall’università di Verona, il Laboratorio Saperi Situati con Casa di Ramía e l’associazione Nissa.
Promosso in collaborazione con il Laboratorio Saperi situati, gruppo di ricerca del dipartimento di Scienze Umane, l’evento si terrà a Santa Marta per festeggiare i 18 anni dalla fondazione di queste due importanti realtà del territorio. Da una decina di anni una fitta attività di ricerca connette l’università di Verona e l’assessorato delle Pari opportunità del Comune, in particolare il centro interculturale Casa di Ramia, attraverso progetti di respiro europeo sui temi della comunità, dei saperi e delle politiche delle donne. Non è un caso, quindi, che il polo Santa Marta ospiti il primo appuntamento della festa.
“Ci sembra importante ripensare la cura della salute e della natura come pratiche quotidiane comunitarie di fronte all’urgenza della profonda crisi sanitaria e climatica che stiamo attraversando – spiegano le organizzatrici – . Durante il laboratorio una grande tenda da campeggio è stata trasformata in uno spazio abitato dal mare attraverso cui camminare, galleggiare, giocare, dove sentire la grandezza che il mondo acquatico può offrirci. Le tende da campeggio, nell’immaginario collettivo, sono spazi abitabili utilizzati per le vacanze, campi profughi, ospedali da campo, tra gli altri usi. Per noi la tenda è stata sinonimo dell’ozio che si appropria della natura, in conformità con l’immaginario della pausa nel ritmo capitalista. Ma se a occupare questo spazio fosse la natura marina stessa riprodotta con i tessuti?”
L’evento sarà preceduto dai saluti di Olivia Guaraldo, delegata al Public engagement dell’università di Verona, Rosanna Cima, responsabile del Laboratorio Saperi Situati, Barbara Bissoli, vicesindaca e assessora alla parità di genere e Jacopo Buffolo assessore alle politiche giovanili e di partecipazione, alle pari opportunità del Comune di Verona.
Seguiranno l’invocazione a Saraswathi, del gruppo dello Sri Lanka Thapoda, monologhi e poesie “Giro libera di parola”, lo spettacolo di danza “Le rage” con protagonista Marie Agnès Gomis, musicato da Marco Pasetto, un aperitivo sociale organizzato dall’associazione Sapori da Ascoltare e un concerto finale della rapper Adriana.