Daniela Brunelli, direttrice del Sistema bibliotecario di ateneo, è la vincitrice dell’undicesima edizione del premio Bocchetta, legato all’edizione del 2022 e rimandata all’anno corrente. La premiazione si è tenuta lunedì 20 febbraio nella sala convegni del Banco Bpm.
Il premio, una testa di Dante in bronzo, quest’anno è stato consegnato, per la prima volta, senza la presenza dello scultore che lo ha realizzato, Vittore Bocchetta, scomparso nel 2021 a 102 anni. L’artista, antifascista e partigiano, durante la Seconda guerra mondiale è stato esponente della Resistenza ed è stato uno dei deportati del “trasporto 81”, convoglio ferroviario di carri merci che nel 1944 trasportò 433 prigionieri nel campo di concentramento di Flossenbürg.
Per volontà del suo ideatore, il “Premio Bocchetta” viene assegnato ogni anno a “un veronese che ha ben operato” e la decisione spetta a un comitato costituito da associazioni, quali Anpi, Associazione nazionale partigiani d’Italia, Aned, Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, Anppia, Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti, unitamente a dieci cittadini nominati dallo stesso artista.
Daniela Brunelli nasce a Verona nel 1961, consegue una laurea in storia all’università di Bologna specializzandosi in Paleografia e diplomatica e dal 1990 lavora per l’università di Verona come responsabile del Sistema bibliotecario di cui oggi è la direttrice. È stata la prima donna ad essere eletta presidente della Società letteraria di Verona ed è anche presidente del Conservatorio statale di Verona. Il 2 giugno scorso le è stata conferita la medaglia di Ordine al Merito della Repubblica italiana da parte del Presidente Mattarella.