Stefano Gatti, ricercatore senior di Diritto privato nel dipartimento di Scienze giuridiche dell’università di Verona, ha vinto il Premio Irti per la migliore opera prima messa in stampa e in commercio, nel campo del Diritto privato nel biennio 2020-2021.
Il premio, bandito dalla Fondazione “Istituto Irti per gli Studi Giuridici”, nata per volontà di Natalino Irti, emerito di Diritto civile all’università La Sapienza di Roma e accademico dei Lincei, viene assegnato alle due migliori opere prime nei campi del Diritto privato e del Diritto pubblico e consiste nella somma di diecimila euro e nella pubblicazione della motivazione sul sito web della Fondazione. Per il Diritto privato, la Commissione giudicatrice è stata composta dal presidente Carlo Angelici e dai docenti Alberto Maria Benedetti e Maria Rosaria Maugeri.
La monografia premiata, Il problema dell’illecito lucrativo tra norme di settore e diritto privato generale, Napoli, 2021, è inserita nella collana del dipartimento di Scienze giuridiche dell’università di Verona, pubblicata dalla casa editrice Edizioni scientifiche italiane. L’opera rappresenta il frutto di un lungo lavoro di ricerca di Stefano Gatti, seguito, sin dai primi passi, da Stefano Troiano, docente di Diritto privato e direttore del dipartimento di Scienze giuridiche all’ateneo veronese, e condotto in una prospettiva aperta al Diritto privato europeo e in stretto dialogo con l’ordinamento civilistico tedesco.
Per il Diritto pubblico, il premio è stato conferito a Edoardo Caruso, ricercatore di Diritto amministrativo nel dipartimento di Giurisprudenza dell’università di Ferrara, per la monografia La funzione sociale dei contratti pubblici. Oltre il primato della concorrenza?, Napoli, 2021.
La cerimonia di conferimento del Premio, nel corso della quale la monografia di Stefano Gatti è stata presentata ed illustrata da Carlo Angelici, si è svolta il 5 luglio scorso, alla presenza di Natalino Irti, nell’aula Calasso della facoltà di Giurisprudenza dell’università La Sapienza di Roma.