“Studiare Scienze della comunicazione oggi”. È questo il titolo della tavola rotonda, tenutasi martedì 4 luglio al polo Zanotto, all’interno della summer school di presentazione dei corsi di laurea triennali. L’evento, moderato dal docente Giovanni Bernardini, referente del corso di laurea , ha visto la presenza di Gea Scancarello, autrice e giornalista della redazione di “Otto e Mezzo”, La7, e Juan Carlos De Martin, docente di Sistemi di elaborazione delle informazioni al Politecnico di Torino, co-direttore e co-fondatore del Centro Nexa su Internet e società.
Dopo una breve presentazione, Bernardini, in un serrato botta e risposta con gli ospiti, ha approfondito i temi più attuali della professione del giornalista, dalla domanda rivolta a Scancarello “quali devono essere le caratteristiche etiche del futuro lavoratore in questo nuovo ecosistema mediatico?”, al rapporto del giornalista con internet, tema caro a De Martin.
“Le caratteristiche con cui affronti il nuovo eco-sistema mediatico sono le stesse di cinquant’anni fa: grande curiosità per i fatti del mondo, capacità di aprirsi a cose diverse, conoscenze sfaccettate”. È questa la risposta che Gea Scancarello ha dato al suo interlocutore, rivolta al pubblico di futuri studenti e docenti dell’ateneo. “E sempre con rettitudine, non con amore per la verità. Cos’è la verità? Esistono dei fatti e un modo di guardare ai fatti”.
Internet ha cambiato la comunicazione al punto che “come un tempo si studiavano i mezzi di comunicazione quali giornali e televisione – ha affermato De Martin – adesso bisognerebbe studiare la comunicazione nei nuovi media, per provare a capire il mondo, per essere cittadini con gli anticorpi e non manipolabili dall’influenza sistematica attuale. Bisognerebbe attuare una formazione permanente poiché la situazione è in continua evoluzione”.
La palla è tornata alla giornalista televisiva con una domanda sulle specializzazioni nel giornalismo: “Il mondo del giornalismo è cambiato moltissimo, è diventato un mercato diverso con capacità economiche diverse, e potersi occupare soltanto di una cosa è un privilegio, che puoi riuscire ad avere dopo molta gavetta”. Per questo, ha ricordato ai futuri studenti di Scienze della comunicazione quanto sia importante questo corso di laurea, il suo stesso d’altronde, per la varietà di materie che propone e di conoscenze a cui apre. “Bisogna avere, per questo mestiere, la capacità di passare da un settore del giornalismo a un altro”.