Stefano Ciccone, promotore dell’Associazione Maschile Plurale, è stato ospite, giovedì 30 novembre al polo Zanotto, per un seminario promosso all’interno della lezione della cattedra di Sociologia dei sistemi simbolici, per la laurea magistrale in Scienze pedagogiche, di Debora Viviani, docente del dipartimento di Scienze umane dell’ateneo scaligero.
L’incontro, dal titolo “Il mito insostenibile di bastare a sé stessi e l’esito alienante del potere”, ha analizzato l’importanza di un intervento maschile all’interno della tematica della violenza di genere, constatando la necessità di una rottura nella relazione che esiste tra uomini e potere.
In quest’occasione Ciccone è stato intervistato da Margherita Dalla Vecchia, redattrice della webradio di ateneo, Fuori aula network, ed ha affermato: “Non stiamo parlando di una questione femminile, stiamo parlando di una questione che riguarda i rapporti di potere tra donne e uomini, che riguarda modelli familiari, che riguarda la sessualità. E tutto questo interroga anche la vita degli uomini”.
“Questa continua pressione che ogni uomo subisce nella propria vita lo costringe in un ruolo, lo costringe in un modello, gli fa pensare che l’unico modo per riempire la sua vita sia avere un potere sull’altro”, ha proseguito. “Io faccio questo percorso perché penso alla qualità della mia vita, non solo al benessere delle donne. Non faccio questo percorso per buona educazione né per semplicemente per un rispetto politicamente corretto nei confronti dell’altra, né per ipocrisia, né per interessi altrui, ma per costruire una qualità della mia vita più ricca di quella delle generazioni precedenti”.
L’intervista è all’interno della trasmissione Rassegnati, a partire dal minuto 7.56. Ascolta il podcast
L’Associazione nazionale Maschile Plurale, di cui Ciccone è fra i promotori, è nata a Roma nel maggio del 2007, e si occupa di promuovere una cultura che superi il patriarcato e una società liberata dal maschilismo e dal sessismo. Agisce soprattutto nell‘ambito della comunicazione, dell’educazione, della formazione e dell’attivismo politico su questi temi, partecipando alla costituzione e alla crescita di reti che promuovono la valorizzazione delle differenze.
Maschile Plurale è prima ancora una rete di uomini con età, storie, percorsi politici e culturali e orientamenti sessuali diversi, radicati in una rete di gruppi locali, impegnati in riflessioni e pratiche di autocoscienza che mettono in discussione i modelli patriarcali interiorizzati.
L’Associazione, inoltre, collabora con alcuni CAV (Centri Antiviolenza) e CUAV (Centri per Uomini Autori di Violenza) per il contrasto della violenza maschile contro le donne.