Le buone pratiche del pronto soccorso e della medicina d’urgenza sono state al centro del convegno annuale della Scuola di specializzazione in medicina di emergenza-urgenza dell’università di Verona.
L’appuntamento dal titolo “Cosa abbiamo imparato nel 2023”, si è tenuto il 26 gennaio, nell’aula magna della lente didattica dell’ospedale di Borgo Roma.
Presenti numerosi accademici, specialisti del settore e direttori di pronto soccorso provenienti da tutta Italia.
Numerosi gli argomenti trattati, tra cui: la gestione del paziente critico, i nuovi farmaci nello scompenso cardiaco e la formazione dei giovani medici. Un focus specifico è stato dedicato alla gestione dell’anziano in pronto soccorso, con la presentazione di un modello che prevede la sua valutazione dal punto di vista clinico e assistenziale.
A portare i saluti di apertura al convegno sono stati il magnifico rettore, Pier Francesco Nocini e il direttore generale dell’Aoui, Callisto Marco Bravi. All’evento coordinato da Domenico Girelli, direttore della scuola di specializzazione in Medicina di emergenza-urgenza dell’ateneo scaligero, hanno partecipato i primari dell’Azienda ospedaliera, Ciro Paolillo del Pronto soccorso di Borgo Trento, Antonio Maccagnani del Pronto soccorso di Borgo Roma.
“Questo appuntamento – ha affermato il rettore Nocini – è stato l’occasione per affrontare, con le colleghe e i colleghi di altri atenei d’Italia tematiche di grande interesse scientifico e pratico per la gestione dei malati che afferiscono al Pronto Soccorso. L’appuntamento testimonia l’impegno dell’Università di Verona nel promuovere la formazione e la ricerca in Medicina di emergenza-urgenza, ma soprattutto la volontà di rendere questa disciplina sempre più attrattiva per le giovani e i giovani medici e superare la crisi di personale in questo ambito”.
Roberta Dini