Città non significa solo insieme eterogeneo di spazi che si aggregano e si sommano, ma anche luogo dell’azione e del discorso, dell’interazione e della socievolezza: spazio dell’in-fra (in-between) e dell’essere-con-gli altri che, secondo quanto diceva Hannah Arendt, sta a fondamento della politica, costituendo il presupposto di ogni partecipazione alla vita associata.
Questo il tema principale del ciclo di conferenze del Centro studi politici Hannah Arendt dal titolo “Città e libertà. Teorie e pratiche degli spazi urbani”, il cui primo incontro si è tenuto giovedì 1 febbraio nello Spazio Baleno. Il ciclo proseguirà fino al 23 maggio.
Olivia Guaraldo, delegata del rettore al Public Engagement e docente di Filosofia politica, e Riccardo Panattoni, direttore del dipartimento di Scienze umane, hanno analizzato e discusso sulle trasformazioni urbane e la definizione degli spazi pubblici.
Scoprire come le trasformazioni urbane modificano la vita associativa degli abitanti, ma allo stesso tempo come a sua volta l’agire politico può ridefinire e determinare i luoghi urbani è il focus centrale e innovativo su cui si fondano queste conferenze.
“In questo ciclo di incontri sarà interessante capire quali sono gli spazi, quelli già “dati” e quelli costruibili, ma anche analizzare qual è il rapporto fra questi ultimi e il possibile, l’immaginabile, il nuovo, la trasformazione”, ha sostenuto Olivia Guaraldo. “La concezione dei nostri tempi è proprio quella per cui di spazi vuoti ce ne sono pochi, e per spazi vuoti intendiamo luoghi che favoriscono l’incontro e le interazioni, proprio come questo dove ci troviamo oggi”.
“Vivere i luoghi in atto che prendono vita dal nostro vivere significa pulsare insieme tra gli spazi, i luoghi e la vita stessa”, ha aggiunto Riccardo Panattoni. “La vita e la città stanno insieme e noi abitiamo entrambe, e non c’è un momento effettivo di distinzione tra l’una e l’altra. La città a sua volta è un corpo vivente, al pari di quello che noi stessi abitiamo ogni giorno”.
Il prossimo appuntamento è in programma il 22 febbraio, alle 16, nell’Aula Megalizzi del Polo Zanotto. Si parlerà di “Spazi domestici, spazi di cura?“, con l’intervento di Carlotta Cossutta, dell’Università di Milano.