Il fenomeno del crowdfunding nel contesto italiano è in continua metamorfosi: si sta sempre più delineando un interessante mix eterogeneo di ingredienti e attori che merita di essere esplorato e monitorato.
Recentemente, l’opportunità di raccogliere i fondi necessari per finanziare progetti che si pongono obiettivi sociali e siano di interesse per le comunità locali attraverso il ricorso a una campagna di crowdfunding ha attirato sempre più l’attenzione del Terzo settore. Il fenomeno ad oggi rimane di nicchia e non esistono mappature complete sui volumi raccolti e sulla numerosità degli operatori coinvolti.
Le modificazioni che tale canale di finanziamento potrebbe introdurre nelle scelte di fundraising delle associazioni hanno rappresentato la spinta di fondo per l’avvio, nei primi mesi del 2023, di un Accordo di collaborazione scientifica per la realizzazione di un articolato percorso partecipato di promozione e utilizzo del crowdfunding, nell’ambito del progetto “Crowdfunding Lab”, promosso dall’università di Verona, il Csv, centro di Servizio per il volontariato di Verona e i dipartimenti di Management e Scienze Economiche.
Venerdì 2 febbraio, nel polo di Santa Marta, il progetto è stato presentato nel corso del convegno “Crowdfunding e Terzo settore a Verona: progetti, esperienze e prospettive”.
In apertura, hanno portato i loro saluti Alessandra Cordiano, referente del rettore per la Sostenibilità sociale, Giam Pietro Cipriani, direttore del dipartimento di Scienze economiche e Elena Giaretta, referente Terza missione del dipartimento di Management.
Nella prima parte dell’incontro è stato trattato il tema del crowdfunding per il Terzo settore da un punto di vista informativo e formativo, con interventi e confronti sull’argomento. Sono intervenuti Veronica De Crescenzo, docente del dipartimento di Management, Veronica Polin, docente del dipartimento di Scienze economiche e Giorgio Mion, docente del dipartimento di Management.
Nella seconda parte, invece, è stato formato un gruppo di discussione, coordinato dalle due docenti, per discutere sulle criticità e potenzialità del crowdfunding per il Terzo settore nel contesto veronese e per esplorare percorsi innovativi di partecipazione e collaborazione tra università, associazioni e istituzioni.
“La platea presente oggi non è circoscritta solo a quelle che sono le associazioni che hanno partecipato al progetto e questo ci trasmette l’interesse da parte del territorio per questa tematica”, ha dichiarato il comitato scientifico costituito dai docenti che hanno preso parte a questa iniziativa. Infatti, il crowdfunding è sempre più utilizzato dal Terzo settore, che coglie l’opportunità di finanziare progetti sociali e di interesse per le comunità locali attraverso il ricorso a queste campagne di raccolta fondi.
Il progetto Crowdfunding Lab, a cui hanno preso parte le diverse associazioni, si è suddiviso in più fasi che hanno portato alla realizzazione di un vero e proprio laboratorio di co-progettazione di una campagna di crowdfunding con una delle associazioni partecipanti.
Il progetto. Si è dapprima proceduto diffondendo un questionario online agli enti del Terzo settore operanti con volontari in provincia di Verona per raccogliere dati e informazioni sulla loro conoscenza del fenomeno e sull’interesse verso un percorso di approfondimento sul tema. Solo le associazioni che hanno risposto al questionario confermando un loro interesse a prendere parte ad un percorso partecipato di apprendimento (circa 20 realtà) sono state invitate a partecipare alle fasi successive del progetto. Sono quindi stati organizzati alcuni incontri volti a delineare meglio le caratteristiche del crowdfunding e ad illustrare alcuni casi studio di successo, con un focus particolare sul territorio veronese. La fase successiva è consistita in incontri singoli pianificati in via esclusiva con le associazioni che avevano individuato una specifica progettualità che avrebbe potuto essere finanziata tramite una campagna di donation o reward crowdfunding (5-6 associazioni). Durante quest’ultima fase, alcune realtà hanno trovato canali alternativi per finanziare il progetto o sperimentato difficoltà operative e non hanno proseguito il percorso formativo. Con una associazione si è giunti a realizzare un vero e proprio laboratorio di co-progettazione di una campagna di crowdfuding.
Referente Elisa Innocenti