In occasione della prima Giornata nazionale dell’università indetta dalla Crui, Conferenza dei rettori delle università italiane del 20 marzo, l’università di Verona propone “Aperta al sapere” una serie di appuntamenti alla scoperta di Univr, in programma dal 19 al 23 marzo, dedicata alla cittadinanza e agli studenti delle scuole superiori del territorio.
Martedì 19 e mercoledì 20 sarà possibile visitare alcune sedi universitarie ricche di storia del quartiere di Veronetta. Santa Marta, il chiostro San Francesco, la biblioteca Frinzi e Palzzo Giuliari si sveleranno agli occhi di visitatrici e visitatori guidati da alcune docenti di ateneo che hanno aderito con entusiasmo al progetto. Venerdì 22 appuntamento con la scienza nell’ambito di Unistem Day 2024, giornata internazionale dedicata a tutte le materie Stem – scienza, tecnologia, ingegneria e matematica – organizzata dai dipartimenti di Biotecnologie, Informatica e Ingegneria per la medicina di innovazione. Tema di quest’anno “Il lungo e affascinante viaggio della ricerca sulle cellule staminali” che prenderà il via alle 9 e proseguirà per l’intera giornata, quando docenti, ricercatrici e ricercatori accoglieranno studentesse e studenti delle scuole superiori di secondo grado del territorio per incontri e laboratori nelle sedi di Cà Vignal e nel polo scientifico di Borgo Roma.
“Grazie al cartellone di eventi ideato con il prezioso supporto di alcune docenti di Ateneo e dei dipartimenti che hanno organizzato Unistem Day anche per il 2024 – spiega Nicoletta Zerman, delegata del rettore alla Comunicazione e referente della Giornata nazionale dell’università per l’ateneo – presentiamo alla cittadinanza un’università “Aperta al sapere”. L’auspicio è che la comunità cittadina entri nei luoghi quotidianamente dedicati a studio e ricerca per scoprirne le bellezze storiche e architettoniche ed entrare in relazione con le persone che le animano”.
Il programma
Martedì 19 marzo alle 17 Maria Luisa Ferrari, docente del dipartimento di Scienze economiche condurrà i visitatori alla riscoperta dell’area di Campo Marzo e dell’edificio della Provianda di Santa Marta, dalla sua originale funzione produttiva fino agli attuali lavori di recupero edilizio e alle sue nuove funzioni.
L’ateneo di Verona con questa iniziativa desidera raccontare e raccontarsi grazie a un edificio, restaurato con forte impegno e dedizione, che diventa oggi un nuovo spazio per accogliere conoscenza, innovazione e sperimentazione. Un nuovo spazio aperto alla comunità universitaria, alla città e al territorio. Punto di ritrovo sarà l’ingresso di Santa Marta di via Cantarane. Per partecipare è necessaria la prenotazione.
Mercoledì 20 marzo alle 13, visita alla biblioteca Frinzi e al complesso San Francesco in via San Francesco con Tiziana Franco, docente del dipartimento di Culture e civiltà. La docente Franco racconterà la lunga storia del luogo e degli edifici che oggi sono occupati dal polo d’area umanistica dell’università di Verona a Veronetta; ci si muoverà sulle tracce di quanto resta della chiesa trecentesca di Santa Maria della Vittoria Vecchia e dei complessi conventuali cinque e seicenteschi di Santa Maria della Vittoria Nuova e di San Francesco di Paola, strutture oggi in vario modo rivissute e adeguate alle nuove funzioni di sede universitaria. Per partecipare è necessario prenotarsi.
Alle 14 Alessandra Zamperini, docente di Storia dell’arte moderna, guiderà cittadine e cittadini alla scoperta di Palazzo Giuliari, oggi sede del Rettorato. Donato dall’ultima proprietaria, Elena Tusini, al Consorzio per gli studi universitari a Verona, nasce dalle ambizioni di diverse famiglie aristocratiche, dai Fracastoro ai Guagnini, fino ai Giuliari. Al loro passaggio si devono gli interventi che, nel corso dei secoli, hanno determinato la forma attuale della dimora. Sorto nel Cinquecento, abbellito dagli affreschi di Paolo Farinati, l’edificio venne ampliato e ornato negli ultimi decenni del Settecento sotto la supervisione del nobile Bartolomeo Giuliari. Architetto dilettante ma prolifico, quest’ultimo fu responsabile dell’ammodernamento del palazzo, nel quale, a riprova dei suoi molteplici interessi culturali e del suo spirito intraprendente, installò anche una raffinata stamperia.
Venerdì 22 marzo al polo scientifico tecnologico tra Borgo Roma e Cà Vignal, torna “UniStem Day 2024″, quest’anno sul tema “Il lungo e affascinante viaggio della ricerca sulle cellule staminali”, una giornata di scienza dedicata agli studenti delle classi terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado, giunta alla sua sedicesima edizione organizzata dai dipartimenti di Biotecnologie, Informatica e Ingegneria per la medicina di innovazione. La giornata sarà articolata in due momenti. Durante la mattinata sarà possibile ascoltare interventi di varie personalità del mondo della ricerca e della cultura scientifica. Nel pomeriggio, studnetesse, studenti e docenti iscritti potranno confrontarsi più da vicino con la quotidianità della scienza, incontrando i ricercatori nei laboratori dell’ateneo.
UniStem Day è un progetto di divulgazione scientifica internazionale, giunto alla sedicesima edizione, promosso dal centro di ricerca coordinata sulle cellule staminali nato nel 2008 a Milano da un’idea di Elena Cattaneo. L’evento, dedicato a tutte le materie Stem – scienza, tecnologia, ingegneria e matematica – si svolge in un contesto internazionale, con oltre 35 mila giovani coinvolti in Europa, Australia, Sud America e Asia. Gli studenti saranno protagonisti della giornata attraverso seminari, tavole rotonde, attività di laboratorio ma anche momenti teatrali e giochi, grazie ai quali potranno osservare, da vicino, i tanti volti del mondo della ricerca scientifica attraverso momenti di coinvolgimento, ispirazione e divertimento.
Sabato 23 marzo alle 11 visita guidata alla mostra “Contemporanee/Contemporanei” del polo Santa Marta. La visita racconterà una selezione di opere della collezione Agiverona, una delle più importanti collezioni d’arte contemporanea italiane, ospitata all’interno dei suggestivi spazi dell’ex Provianda Santa Marta, oggi innovativo polo universitario e spazio espositivo aperto a tutti e tutte con la più estesa esposizione semipermanente di opere d’arte prodotte dopo l’anno 2000. Per partecipare è necessario prenotarsi.
Roberta Dini