Il Tremore essenziale, Te, è una condizione neurologica cronica e invalidante che nel nostro Paese colpisce circa 400.000 individui. Nonostante la larga diffusione di tale condizione, si stima che circa l’80% dei pazienti non sia a conoscenza delle opzioni terapeutiche disponibili.
Il trattamento con ultrasuoni focalizzati sotto guida della risonanza magnetica, Magnetic resonance guided focused ultra sound (MRgFUS) è una metodica mininvasiva che non prevede incisioni chirurgiche della cute o del cranio. Questa tecnica, disponibile in soli cinque centri su tutto il territorio nazionale, tra cui Verona, si basa sull’impiego di ultrasuoni, generati da una moltitudine di sorgenti presenti in una sorta di ‘casco’ posto sulla testa del paziente e che vengono focalizzati verso il target prestabilito tramite un trasduttore curvo posto attorno al cranio del paziente. L’effetto che ne deriva è un surriscaldamento del tessuto cerebrale tale da indurre un’ablazione termica focale generando così lesioni dell’ordine dei millimetri.
“Questo particolare tipo di risonanza magnetica”, spiega Stefano Tamburin, docente di Neurologia in ateneo, “permette di definire il target, pianificare il trattamento, calibrare la quantità di energia erogata e misurare la temperatura raggiunta a livello del tessuto cerebrale. Durante tutta la procedura il paziente è sveglio e la sua collaborazione è fondamentale per identificare il target migliore per il controllo dei sintomi”.
Nel caso del tremore, il “bersaglio standard” è rappresentato dal nucleo ventrale intermedio, Vim, del talamo. La talamotomia MRgFUS, per i pazienti con Te non adeguatamente controllato dalla terapia ottimizzata, si è consolidata come metodica efficace e sicura come confermato anche dai dati recentemente pubblicati sulla rivista Frontiers in Neuroloy.
“In particolare, lo studio, a tre anni di follow-up conferma come l’efficacia, con impatto positivo significativo nella qualità di vita, si mantenga nel lungo termine, con un profilo di sicurezza soddisfacente”, spiega Fabio Paio, dottorando in Neuroscienze e membro del team scaligero. “La maggior parte degli effetti avversi, infatti, è di lieve entità e, nella stragrande maggioranza dei casi, transitoria”.
L’evento“MRgFUS: uno strumento terapeutico innovativo per il paziente con tremore” che si terrà giovedì 9 maggio alle 14 in aula magna Gavazzi, in via Bengasi 4, ha l’obiettivo di delineare le linee guida, i protocolli e le procedure legate a questa nuova tecnica. Durante l’evento verrà fornito inoltre lo stato dell’arte sulle indicazioni attuali, nonché le prospettive future del trattamento con ultrasuoni focalizzati in ambito neurologico.
Elisa Innocenti