Cercasi eredi: il fenomeno delle eredità non reclamate è in aumento, anche nel vicentino, dando adito a situazioni complesse anche sul piano giuridico. Su questo tema il Vicenza Univr HUB ha organizzato questo pomeriggio nel polo universitario di viale Margherita, un convegno internazionale dal titolo “La famiglia che cambia e la ricerca delle sue radici ai fini successori”, in collaborazione con l’Ordine degli avvocati di Vicenza, l’Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori, Aiaf, sezione di Vicenza e l’Academia Internacional de Derecho de Sucesiones e il dipartimento di Scienze giuridiche dell’università di Verona, oltre alla Fondazione Studi Universitari di Vicenza.
Mauro Tescaro, docente di Diritto privato in ateneo, spiega l’attualità del tema: «Con le novità sociologiche e demografiche cui stiamo assistendo negli ultimi anni, tra le quali spicca l’invecchiamento della popolazione, ritengo sia destinata a verificarsi sempre più frequentemente la situazione di una eredità non reclamata da alcun familiare, ma per la quale un parente sia pure lontano, magari residente all’estero da vari anni, potrebbe esistere, senza però sapere dell’apertura della successione. In questo contesto l’attività dei genealogisti può aumentare di importanza e dunque occorre comprenderne fino in fondo le interazioni con il nostro diritto successorio, come presso il Vicenza Univr HUB ci siamo ripromessi di fare».
Tra i fenomeni giuridici di crescente diffusione, non ancora compiutamente studiati a livello nazionale e già giunti a interessare pure il territorio vicentino, vi è quello dei cosiddetti “cacciatori di eredi”. Il genealogista Francesco Bellomo, responsabile della sede di Roma della Società Coutot-Roehrig, cita proprio un caso vicentino per far capire l’attualità e anche la complessità del tema: «Gli eredi che noi rintracciamo possono trovarsi ovunque, in Italia come all’estero, dati i massicci flussi migratori che ci sono stati nel nostro Paese. Attingendo dalla nostra vasta aneddotica, ricordo in particolare il caso di 4 eredi dell’Alto Vicentino, da noi individuati a seguito di complesse ricerche genealogiche, all’inizio molto diffidenti al punto da minacciare denunce ai carabinieri locali ma che poi, una volta superati i dubbi iniziali (anche se sempre con riserva) grazie al nostro intervento e alla nostra assistenza, si sono portati a casa una somma vicina ai 200.000 euro ciascuno. Quando abbiamo comunicato loro l’ammontare, uno di loro è letteralmente quasi svenuto, chiedendo alla moglie un po’ d’acqua. E ancora oggi, a distanza di anni, a Natale e a Pasqua ci inviano un biglietto di auguri ringraziandoci per quello che hanno avuto grazie a noi, con buona pace per l’iniziale diffidenza».
La rilevanza dell’argomento per il territorio vicentino è confermata anche dall’avvocata Veronica Peotta, componente di Aiaf, associazione forense punto di riferimento per i temi familiari e successori e della quale è referente per il territorio vicentino l’avvocata Laura Oboe. Come evidenzia Peotta, «anche nella nostra provincia, le case di riposo ospitano molti anziani privi di legami stretti e per questo motivo sottoposti ad una amministrazione di sostegno affidata a un professionista. Quando i beneficiari della misura di protezione muoiono, in assenza di testamento, occorre cercare i parenti chiamati all’eredità per legge e ciò non è sempre agevole. Pertanto assistiamo non di rado, anche nel nostro territorio, ad un passaggio quasi senza soluzione di continuità dall’amministrazione di sostegno per l’anziano a una successiva curatela di eredità giacente in attesa che si faccia avanti un erede, procedure queste spesso affidate al medesimo professionista».
Di qui l’attenzione sul tema da parte del Vicenza Univr HUB, come spiega il suo presidente Andrea Beretta Zanoni: «L’Università di Verona è presente da quasi 25 anni sul territorio vicentino: in questi anni abbiamo sviluppato a tutti i livelli la didattica e la ricerca in funzione dello sviluppo del territorio. La nostra prospettiva di analisi si concentra sulla lettura economica e giuridica delle trasformazioni in corso».
«Una volta di più – commenta Adamo Dalla Fontana, presidente della Fondazione studi universitari di Vicenza – la presenza a Vicenza del polo universitario si conferma uno stimolo per approfondire tematiche di grande attualità anche sul piano economico e giuridico, e nell’accezione più ampia anche sociale, perché la questione della denatalità e del progressivo invecchiamento della popolazione è ben nota, ma il convegno di oggi ci consente di affrontarla da una prospettiva diversa e per certi versi inedita, rispetto alla quale esistono riscontri già evidenti anche nel territorio provinciale».