Prende ufficialmente il via la terza edizione di Veronetta Contemporanea Festival, evento culturale che punta a trasformare e valorizzare il quartiere di Veronetta, promosso dall’università di Verona, insieme all’Accademia Filarmonica e al Comune di Verona, con il contributo dell’Esu e in collaborazione con Agsm-Aim.
L’inaugurazione di questa edizione si è svolta, martedì 4 giugno, nel rinnovato piazzale di Santa Marta, trasformato quest’anno con la creazione di un’area ristoro, con l’obiettivo di renderlo simile a una piazza vivace, luogo di incontri e socializzazione.
A portare i saluti introduttivi sono stati Olivia Guaraldo, delegata del rettore al Public engagement e Nicola Pasqualicchio, direttore artistico del festival.
“Ringrazio tutta la squadra per il lavoro che ha fatto e sta facendo per Veronetta Contemporanea. Iniziamo a programmare già con un anno di anticipo e abbiamo messo in piedi un programma di eccellenza”, ha spiegato Guaraldo. “È uno sforzo ulteriore che costa in termini di energie, ma lo facciamo perché crediamo che questo luogo e questi spazi bellissimi possano essere a disposizione di tutti”.
È poi intervenuto Nicola Pasqualicchio, che ha sottolineato l’importanza della trasformazione dello spazio: “Un’altra delle cose a cui tenevo molto era di addomesticare questo spazio. Questo è uno spazio problematico da molti punti di vista, che presenta grandi contrasti tra la notte e il giorno, tra gli studenti e gli abitanti. Mettere questi arredi, questa mostra e questi punti di ristoro che hanno una loro configurazione accogliente un po’ alla volta ci aiuterà a trasformare questo spiazzo in una piazza.”
Presente anche il consigliere comunale Giacomo Cona che ha sottolineato l’importanza della rigenerazione del quartiere, frutto di una stretta collaborazione con l’università di Verona e varie associazioni locali. In particolare, Reverse, società che ha curato gli allestimenti, attenta agli impatti ambientali e sociali, e Panta Rei, una realtà di ristorazione sociale che offre opportunità di inserimento lavorativo a persone in difficoltà, che per tutta la durata del festival gestirà il punto ristoro.
Il festival ha tra i suoi obiettivi quello di ravvivare la vita nel quartiere di Veronetta, integrando anche gli spazi dell’Università di Verona in cui si svolgeranno le attività. L’iniziativa, che mira a creare una connessione più profonda tra l’università e il quartiere, si è aperta con l’inaugurazione della “Mostra d’ascolto” di Polimorfica, un’associazione di promozione sociale attiva a Veronetta, impegnata nella formazione e nelle attività ricreative per i giovani, oltre che nell’attivazione civile. La mostra, legata al progetto “Tracce di Quartiere”, mira a far conoscere Veronetta attraverso le voci e le storie dei suoi abitanti: dagli studenti ai residenti di lunga data, tutti con esperienze uniche da raccontare.
L’idea delle interviste è nata un anno fa nell’ex edicola di piazza Santa Toscana, a Veronetta, sede operativa di Polimorfica. Qui, l’associazione ha raccolto testimonianze significative grazie alla relazione instaurata con gli abitanti. Le interviste sono state condotte con più di 50 persone e sono disponibili in formato podcast. Questi possono essere ascoltati scansionando i codici QR presenti sulle immagini esposte vicino al Chiosco, che raffigurano alcuni degli intervistati. L’installazione offre un coinvolgente intreccio di esperienze, permettendo ai visitatori di entrare nel cuore del quartiere attraverso le storie dei suoi diversi abitanti. La mostra rimarrà visitabile fino al 15 giugno, nel piazzale esterno della Santa Marta.
Veronetta Contemporanea Festival rappresenta un’importante occasione per riscoprire e valorizzare il patrimonio umano e culturale del quartiere, contribuendo a creare una comunità più coesa e vivace.
link per ascoltare il podcast “Tracce di Quartiere” : https://www.spreaker.com/podcast/tracce-di-quartiere-veronetta–6164052
La giornata inaugurale è proseguita con il dialogo filosofico a tema “Screenshot. I reel come istantanea del presente” che ha coinvolto Matteo Bonazzi, Francesco Lughezzani, Alessandra Pantano, Gianluca Solla e gli studenti del progetto di Orientamento filosofico “Il futuro al lavoro”.
A seguire, si è tenuto lo spettacolo “La ballata dei beati perseguitati“, con Gigio Brunello, Rosa Brunello, Luca Tapino ed Enrico Terragnoli.
In conclusione, la Compagnia Ersilia Danza ha presentato lo spettacolo “Chameleons. Parola d’ordine: cambiamento“, con coreografia di Laura Corradi.
Tutte le informazioni sono sulla pagina dedicata www.univr.it/veronettacontemporanea.