“Il suono ritrovato”, concerto di Gabriele dal Santo, Luigi Marasca e con la collaborazione di Martina Dalla Stella, pittrice, è andato in scena sabato 8 giugno, con grande successo di pubblico.
Lo spettacolo, promosso dall’Accademica Filarmonica di Verona, all’interno di Veronetta Contemporanea festival, è stato introdotto da un dialogo con Pier Alberto Porceddu Cilione, docente dell’università di Verona. A portare i saluti introduttivi è stato Nicola Pasqualicchio, direttore artistico del festival.
Pier Alberto Porceddu Cilione ha selezionato testi e contributi di rinomati filosofi come Adorno o Schönberg, compositore, per raccontarci quale identità abbia assunto la musica dopo le avanguardie e i fenomeni più interessanti che l’hanno riguardata. Il connubio tra filosofia e musica è possibile: unendo due discipline che si attuano in modo diverso, si è potuto far emergere diversi aspetti della musica. L’ateneo si è quindi dimostrato essere un luogo privilegiato per approfondire e unire discipline qualitativamente eccezionali.
Il concerto stesso si è proposto di sposare la musica con un’altra arte ovvero la pittura. Martina Dalla Stella ha curato l’allestimento scenico, realizzando 12 tele a tema zodiaco. I due musicisti, Gabriele Dal Santo, pianista, e Luigi Marasca, clarinettista, hanno raccontato al pubblico quali brani sono stati selezionati, rivelando il contributo di compositori di grande prestigio quali Robert Muczinsky, Kaija Saariaho, la quale è stata insignita del Leone d’Oro alla carriera, Karlheinz Stockhausen, Magnus Lindberg e Orazio Sciortino,
che è, nell’attuale panorama musicale italiano, una delle figure musicali più interessanti. Acclamato pianista, direttore d’orchestra e raffinato compositore, ha accettato con entusiasmo di scrivere un nuovo lavoro appositamente per questo progetto.
“Il programma di questa sera tende proprio a dimostrare questo: usciti da determinati vincoli da rispettare nel Dopoguerra, i compositori hanno trovato la propria strada con maggior libertà”, ha spiegato Luigi Marasca. Veronetta Contemporanea festival ha accolto composizioni, tra le più rinomate e complesse come hanno raccontato gli artisti, per agganciare l’arte meravigliosa della musica al suo tema, ovvero la contemporaneità.
Il festival, promosso dall’università di Verona, insieme all’Accademia Filarmonica e al Comune di Verona, con il contributo dell’Esu e in collaborazione con Agsm-Aim, proseguirà fino al 15 giugno, intrecciando svariati spettacoli alle migliori arti.