Il 20 giugno si è celebrata la Giornata Mondiale del Rifugiato, appuntamento annuale voluto dalle Nazioni Unite per riconoscere la forza, il coraggio e la perseveranza di milioni di persone nel mondo costrette a fuggire a causa di guerre, violenze, persecuzioni e violazioni dei diritti umani.
Nell’aula 2.3 del polo Zanotto si è tenuto il talk Voci di frontiera. Bajed Kandala: la cooperazione internazionale per lo sviluppo del benessere in una zona di frontiera. Si è trattato di uno dei due eventi promossi dalla Commissione Cooperazione allo sviluppo internazionale dell’università di Verona in collaborazione con il Sistema Bibliotecario di Ateneo e con l’organizzazione no-profit RedLab nell’ambito dell’omonima mostra ospitata in biblioteca centrale A. Frinzi dal 16 maggio al 19 settembre, gratuita ed aperta al pubblico.
L’iniziativa, che si è aperta con l’intervento della referente per Unhcr Italia del progetto Manifesto Università Inclusiva (Mui) Elena Atzeni, ha visto la partecipazione per UniVr di Emanuela Gamberoni, referente del rettore per la cooperazione allo sviluppo internazionale, e di Isolde Quadranti, referente per l’ateneo del progetto Mui-Unicore. Il presidente Pietro Albi e altri rappresentanti di RedLab sono intervenuti assieme a due ex studenti che ora vivono in Europa con lo status di rifugiati e ad altri testimoni che hanno condiviso le loro esperienze.
L’evento è stata un’occasione quindi per ascoltare direttamente le voci dei protagonisti e per approfondire il tema dell’accesso all’istruzione universitaria per studenti e studentesse rifugiati/e, una sfida a cui, nel quadro degli obiettivi di cooperazione internazionale del nostro Ateneo, progettualità quali Mui e Unicore intendono dare risposte e soluzioni concrete.
Per il 2024, nell’ambito dell’ultima edizione Unicore 6.0, a cui Univr ha aderito, le candidature ricevute dalle 40 università italiane sono state 1.065, di cui il 53% provenienti dall’Uganda. Ancora nettamente inferiore (20%) è il numero delle domande pervenute da parte di studentesse.
L’università di Verona ha ricevuto tra marzo e aprile 202483 domande, risultando tra le prime cinque università con il più alto numero di richieste. Tra queste è stata selezionata il 31 maggio la studentessa somala Nidhi Soni, assegnataria di una borsa di studio per il corso di laurea magistrale internazionale in Artificial intelligence.