Dal 13 al 15 settembre 2024 si terrà nelle piazze e nelle strade di Verona la ventiduesima edizione di Tocatì, Festival internazionale dei giochi in strada, organizzato dall’Associazione giochi antichi in collaborazione con il comune di Verona, con il sostegno della Regione del Veneto e il patrocinio dell’università di Verona.
L’evento è stato presentato mercoledì 24 luglio nella sala Arazzi del comune di Verona in occasione di una conferenza stampa alla presenza degli assessori comunali alla Cultura Marta Ugolini, alle Politiche educative e scolastiche Elisa La Paglia e al Patrimonio Michele Bertucco, di Olivia Guaraldo delegata del rettore al public engagement, del presidente di Associazione giochi antichi Paolo Avigo e Valentina Lapiccirella Zingari della Direzione scientifica e coordinamento attività di “Tocatì.
“Veronetta è il quartiere dell’università – ha commentato Guaraldo – quartiere in cui l’ateneo è la principale istituzione pubblica. Si consolida, così, una collaborazione che c’è da anni con il Comune e Aga con cui, nello specifico, abbiamo accordi di collaborazione scientifica e di progettazione da tempo. Con l’avvento del Tocatì a Veronetta, questi progetti acquisiscono un carattere di prossimità e rispondono pienamente a una delle principali intenzioni di questa Governance: un ateneo come luogo accogliente per la cittadinanza e protagonista dentro la società civile”
Un’edizione, dal titolo L’Italia che gioca, che si apre con grandi novità: la presenza per la prima volta di giocatori e giocatrici da tutte le regioni d’Italia e lo spostamento nel quartiere di Veronetta che farà da cornice ai giochi e sport tradizionali questa edizione.
Il Festival nel corso degli anni è diventato un appuntamento immancabile per migliaia di appassionati. Il trasferimento a Veronetta permetterà al pubblico di mettersi in gioco con le varie attività proposte in una dimensione più intima e in un quartiere ricco di storia e fascino. Le sue vie, vivaci e multietniche, offriranno uno scenario unico per il Festival.
Grande risalto sarà dato, inoltre, alle mura di Verona, repertorio di quasi 2000 anni di storia dell’arte fortificatoria e patrimonio Unesco dell’umanità dal 2000. La cinta muraria, infatti, farà da cornice a giochi e attività, andando a creare una sinergia unica tra patrimonio materiale, la città, e immateriale, Tocatì.
L’altra novità sarà, per la prima volta, la presenza di comunità ludiche provenienti da tutte le regioni della penisola, che portano a Verona gioco e cultura dei loro territori. Una scelta che darà la possibilità di rafforzare il dialogo e lo scambio tra comunità nella splendida cornice di Tocatì, di raccontare i territori da cui provengono e gli elementi del patrimonio culturale immateriale di cui sono i detentori, come la lingua locale, il cibo tradizionale e l’artigianato. Un’occasione unica per raccontare l’Italia attraverso il gioco e per scoprire il legame che da sempre lega a doppio filo territorio, cultura e storia.
Non mancheranno, come gli anni passati, incontri, concerti, spettacoli, proiezioni e presentazioni in cui docenti universitari, pedagogisti, psicologi e psichiatri, redattori e editori, scrittori e illustratori e personalità del mondo dello spettacolo racconteranno il tema del gioco con varie sfaccettature ed esempi. Tra gli eventi collaterali prenderà il via quest’anno il progetto “Arte in gioco”, il format espositivo legato al Festival che debutta con la sua prima edizione.
Inoltre, durante il Festival, si terrà la nona edizione del Simposio internazionale “Tocatì, un patrimonio condiviso – patrimonio vivente e turismo, le sfide della sostenibilità”, e anche quest’anno, il forum della cultura ludica ospiterà incontri tra comunità ludiche, territori e istituzioni.
Organizzatori:
Tocatì è organizzato da Associazione giochi antichi (Aga), in collaborazione con il comune di Verona, patrocinato dall’università degli studi di Verona, dall’Associazione europea giochi e sport tradizionali (Aejest) e dal Mic – Ministero della cultura italiana con la collaborazione e il sostengo dell’Icpi – Istituto centrale per il patrimonio immateriale e della regione veneto.
Informazioni sul Festival
Nato nel 2003, il Festival ha avuto subito successo. Dal 2006 viene dedicato ogni anno ad un diverso Paese rappresentato da giochi, musiche, danze tradizionali, artigianati e specialità gastronomiche (2006 Spagna, 2007 Croazia, 2008 Scozia, 2009 Grecia, 2010 Svizzera, 2011 vari Paesi del mondo in occasione del congresso mondiale degli esperti di gioco Itsga – International traditional sports and games association, 2012 tutti i Paesi ospiti in precedenza hanno inviato una rappresentanza per celebrare il decennale del Tocatì, 2013 Ungheria, 2014 Messico, 2015 Catalunya, 2016 Repubblica Popolare Cinese, 2017 vari paesi europei legati dal tema della lotta, 2018 la Francia del Sud, 2019 la Bretagna, 2020 Le Italie dei borghi in gioco, 2021 Belgio, Cipro, Croazia e Francia, 2022 Belgio, Cipro, Croazia, Francia, Grecia, Iran, Messico, Scozia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ungheria, 2023 Portogallo.)
Il Festival è da sempre attento a sostenibilità e ambiente ed utilizza energia proveniente da fonti rinnovabili. Dal 2015 ha ottenuto ogni anno la certificazione internazionale Iso 20121 come evento sostenibile.
Tocatì, programma di attività condiviso da comunità e istituzioni di cinque paesi: Cipro, Croazia, Francia, Belgio, Italia (capofila) con Aga.
Sara Mauroner