Le Olimpiadi e, in generale, i grandi eventi sportivi internazionali, hanno da sempre un importante impatto sull’economia del Paese ospitante e non solo. Ci sono numerose implicazioni, anche geopolitiche, da tenere in considerazione. Basti pensare che secondo un recente rapporto commissionato dal Centre pour le droit et d’économie du sport l’impatto complessivo delle Olimpiadi sulla Francia, in particolare sulla regione di Parigi, si aggira tra 6,7 e 11,1 miliardi di euro.
A fare il punto su questo tema è Giam Pietro Cipriani, direttore del dipartimento di Scienze economiche.
- Professor Cipriani, quale sarà l’impatto economico che le Olimpiadi di Parigi 2024 avranno sulla Francia e, in particolar modo, sulla regione della capitale?
L’impatto economico delle Olimpiadi sulla Francia, in particolare sulla regione di Parigi, è stato stimato nel rapporto “Ex-ante economic impact study of the Paris 2024 Olympic and Paralympic Games” commissionato al Centre pour le droit et d’économie du sport (Cdes) dal Comitato olimpico internazionale. L’impatto complessivo è stimato tra 6,7 e 11,1 miliardi di euro in tre scenari: basso, medio e alto. Questo impatto è distribuito su vari tipi di spesa e periodi. Considerando lo scenario medio, si stima un impatto di 3,8 miliardi per l’organizzazione, 2,5 per le infrastrutture e 2,7 per il turismo. Circa tre quarti di questi importi riguarderanno la sola regione di Parigi. Ovviamente, ciò rafforzerà l’economia locale attraverso la creazione di posti di lavoro e il fatto che alcune infrastrutture lasceranno anche un’eredità duratura per la regione, ben oltre la conclusione delle Olimpiadi. Infatti, si stima che circa il 16% dell’impatto complessivo sarà costituito dai benefici a medio e lungo termine.
Il rapporto stesso avverte però che questi numeri vanno ponderati nel contesto dell’area a cui si riferiscono – l’Île de France – che è l’area che crea più valore aggiunto in Francia. Il PIL della Regione di Parigi è equivalente a circa un terzo del Pil totale della Francia, cioè circa 800 miliardi di euro. Inoltre, le cifre che ho citato sono state calcolato su un periodo di 17 anni, includendo la fase di preparazione (2018-2023), la fase di svolgimento (2024) e la fase di eredità (2025-2034). Pertanto, vanno confrontate con 17 anni di Pil per avere un’idea della loro significatività. Si tratta dunque di un impatto comunque modesto, anche se ovviamente non trascurabile, specialmente nel breve periodo.
- Quindi, alla fine è conveniente per un Paese organizzare i giochi olimpici?
Come evidenzia lo studio che ho citato, un’analisi dell’impatto economico da sola può non essere sufficiente a giustificare l’organizzazione di un evento impegnativo come questo. Occorre considerare obiettivi più ampi, che coinvolgono anche la sfera geopolitica. Inoltre, anche solo dal punto di vista dell’analisi economica, bisognerebbe fare un ragionamento in termini di costo opportunità, cioè confrontare l’impatto economico delle olimpiadi con l’impatto economico di progetti alternativi e dimostrare che l’investimento nei giochi olimpici ha un rendimento superiore a tutte le altre opzioni scartate. Anche la letteratura accademica, soprattutto nell’ultimo decennio, si è interessata allo studio dell’impatto economico degli eventi sportivi con decine di articoli, e perfino qualche meta-analisi. In particolare, guardando soltanto alle olimpiadi, un recente articolo dell’Austrian Institute of Economic Research (Wifo), ha studiato l’impatto delle olimpiadi confrontando la crescita del PIL delle nazioni selezionate per ospitarle con quella dei secondi classificati, per costruire un controfattuale. Secondo questo articolo, nel breve periodo, ospitare le olimpiadi estive aumenta il PIL pro capite regionale di circa 3-4 punti percentuali rispetto al livello nazionale nell’anno stesso in cui si svolge l’evento e nell’anno precedente. Al contrario, secondo lo stesso studio, le olimpiadi invernali non hanno un impatto positivo sulle regioni ospitanti, ma anzi determinano un calo temporale del Pil pro capite regionale negli anni successivi all’evento. Invece l’impatto a livello nazionale, in entrambi i casi, sembra trascurabile. Quindi se un governo nazionale decide di finanziare le opere, certamente non lo dovrebbe fare soltanto per l’impatto economico sul paese che, se c’è, è sicuramente modesto.
SM
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