Si è spento l’8 ottobre il professor Elio Mosele, magnifico rettore dell’Università di Verona per il quadriennio accademico 1999/2003, preside della Facoltà di Lingue e letterature straniere dal 1992 al 1998 e ordinario di Lingua e letteratura francese dal 1990.
“Sono profondamente addolorato per la scomparsa del professor Elio Mosele – dichiara il magnifico rettore Pier Francesco Nocini – Ho avuto modo di conoscerlo personalmente, nei numerosi incontri istituzionali e non, nei quali si è sempre prodigato con suggerirmi e consigli per aiutarmi a migliorare nel percorso accademico. La sua umanità ricordata da colleghe e colleghi, dal personale di ateneo e dai suoi ex studenti e il suo alto profilo scientifico hanno contribuito a fare del professor Mosele un Rettore molto stimato. Voglio ricordare la sua visione anticipatoria sul futuro della nostra università e la sua consapevolezza del ruolo fondamentale del nostro ateneo nello sviluppo di Verona. Nei primi anni 2000 aveva, infatti, voluto istituire, per primo, la nuova figura di un delegato che si occupasse degli strumenti di tutela e valorizzazione della proprietà intellettuale e industriale di ateneo e della creazione di imprese accademiche o spin off. Aveva, inoltre, dato vita alla prima unità operativa Territorio e sviluppo, oggi Liaison office, intuendo la centralità del trasferimento della conoscenza e dei rapporti con istituzioni, imprese e organizzazioni per l’innovazione sul territorio”.
Professore ordinario di Lingua e letteratura francese, Elio Mosele iniziò il suo eccellente percorso all’università di Verona nel novembre del 1990 nella Facoltà di Magistero. Dal 1992 al 1998, per due mandati consecutivi, fu nominato preside della Facoltà di lingue e letterature straniere. Fu anche nominato direttore dell’Istituto di Lingua e letteratura francese della Facoltà di Lingue e letterature straniere per il triennio 1997/2000, prima di essere eletto Rettore dell’Università di Verona per il quadriennio accademico 1999/2000 – 2002/2003 e assumere, successivamente, l’incarico di presidente della Provincia di Verona.
Roberta Dini
Pubblichiamo di seguito alcuni contributi in ricordo del professor Mosele. Chi volesse inviare il proprio ricordo può scrivere a ufficio.stampa@ateneo.univr.it.
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Con profondo dolore la Direttrice e tutto il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere si stringono alla famiglia del compianto Prof. Elio Mosele, già ordinario di Lingua e letteratura francese, Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Magnifico Rettore dell’Università veronese e Presidente della Provincia di Verona, illustre francesista e autore di numerosi studi sul Cinquecento, Settecento e Ottocento francese.
Il Prof. Mosele rimarrà nei cuori di tutti noi per la sua eccellenza accademica, la sua garbata umanità e la sua elegante personalità.
Riportiamo in calce il messaggio del Gruppo di studio sul Cinquecento francese, coordinato dalla Prof.ssa Rosanna Gorris che con il Prof. Mosele ha compartecipato didattica e ricerca.
“Il Gruppo di studio sul Cinquecento annuncia con profondo dolore la scomparsa del Prof. Elio Mosele (1934-2024), ordinario di Lingua e Letteratura francese presso l’Università di Verona, Presidente del Gruppo di studio sul Cinquecento dal 1994 al 2004, illustre francesista autore di numerosi studi sul Cinquecento, Settecento e Ottocento, tra i quali : Rabelais e Folengo (1991), Jules de La Mesnardière versus Lodovico Castelvetro (1993) ; studioso del poeta barocco Jean Auvray (1580-1624) : Le metamorfosi del testo. Appunti sulla poesia spirituale di Jean Auvray, in Quaderni del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere della Facoltà di Magistero dell’ Università di Lecce, 10, 1988, pp. 87-104; J. Auvray et la poésie baroque du corps, in Poésie: le corps et l’ âme. Hommage à R. Descaux, Université Stendhal, Grenoble, III, 1989, pp. 145-165; Conjectures et suppositions. Notes pour une biographie de Jean Auvray, “Quaderni di lingua e letteratura”, XIV, 89, pp. 149-166.
Ha inoltre pubblicato Un accademico francese del 700 e la sua biblioteca: Jean François Séguier (1703-1784), 1981. Infaticabile organizzatore di Convegni ha curato i volumi:
La Commedia dell’Arte tra Cinque e Seicento in Francia e in Europa, Atti del Convegno internazionale di Studio (Verona – Vicenza, ottobre 1995), Fasano, Schena, 1998;
Dalla tragedia rinascimentale alla tragicommedia barocca. Esperienze teatrali a confronto in Italia e in Francia, Atti del Convegno internazionale di Studio (Verona-Mantova, ottobre 1991), Fasano, Schena, 1993;
Il Principe e il potere. Il discorso politico e letterario nella Francia del Cinquecento, Atti del Convegno internazionale di Studio (Verona, maggio 2000), Fasano, Schena, 2022;
Riflessioni teoriche e trattati di poetica tra Francia e Italia nel Cinquecento, Atti del Convegno internazionale di Studi (Malcesine, maggio 1997), Fasano, Schena, 1999.
Il prof. Elio Mosele è stato per noi un maestro, un uomo di grande saggezza e integrità morale che ricordiamo con grande affetto e riconoscenza.”
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Sono stata studentessa di Lingue e letterature straniere all’Università di Verona negli anni ’90 e ho un bellissimo ricordo del prof. Mosele.
Con lui si apre e si chiude il mio percorso universitario.
Proprio con lui ho sostenuto il mio primo esame di Letteratura francese e proprio con lui, il mio relatore di tesi, mi sono laureata.
Lo ricordo come un professore garbato, appassionato del suo lavoro e affabile con noi matricole alle prime armi.
Sempre disponibile, come quando mi disse di portargli la tesi a casa, a Parona, per poter leggerla con più calma…
La ricorderò sempre con grande affetto. Grazie professore.
Laura Baruffaldi
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Il prof. Mosele è stato per me il rettore della mia laurea in lettere e poco dopo del mio approccio lavorativo in ateneo. Era l’estate del 2001 quando neolaureata e dopo una prima esperienza al di fuori delle mura universitarie rientravo ‘a casa’ con la curiosità di poter raccontare il ‘mio’ ateneo con gli strumenti della comunicazione. Da pochissimo tempo in ateneo si parlava di comunicazione e marketing (con un primo delegato, prof. Claudio Baccarani). Un embrione di area comunicazione prendeva forma proprio in quegli anni, grazie anche alla volontà illuminata di Elio Mosele.
Rettore gentile ed elegante, intelligente di quella intelligenza che coglie tutte le sfumature e sa dare una risposta a ogni interlocutore senza che insista. Fine studioso e appassionato ricercatore, iniziare il mio percorso di comunicatrice universitaria con lui è un ricordo indelebile anche grazie alla sua innovativa visione del rapporto con il territorio (quello che oggi si chiama public engagement). Ricordo, infine, la sua gentilezza fuori dal tempo, una persona educata e rispettosa di ruoli e professionalità diverse. Il nostro ateneo da lui ha avuto tanto e anche la nostra città. Ci mancherà.
Tiziana Cavallo
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