Si è conclusa l’edizione 2024 del Contamination lab, iniziativa promossa dall’università di Verona in collaborazione con Veronafiere per promuovere la cultura imprenditoriale tra le studentesse e gli studenti Univr e creare un ponte tra loro e il sistema produttivo del territorio, già nel periodo degli studi. Titolo di quest’anno “Innovations showcase, più idee per un futuro sostenibile”.
Alle studentesse e agli studenti provenienti dai diversi corsi di laurea di ateneo che hanno partecipato alla sfida era richiesta lo studio e la pianificazione di un modello di evento sostenibile capace di valorizzare gli aspetti di sostenibilità che un grande evento fieristico porta con sé. Ragazze e ragazzi in gara avevano l’obiettivo di individuare gli elementi caratteristici di una grande manifestazione fieristica promossa da Veronafiere in relazione alle tematiche di sostenibilità, analizzare la situazione delle fiere italiane e internazionali e valorizzare le peculiarità nell’approccio alla sostenibilità degli eventi promossi dell’ente fieristico di Verona.
La sfida è stata vinta dal team “3Fc” composto da Pietro Soresini, Lisa Borsoi e Marco Malvisini. Il loro progetto si è sviluppato attorno al concetto di fattore umano per uno sviluppo più sostenibile, realizzando un’esperienza sensoriale per ciechi e ipovedenti durante l’evento “Fieracavalli” e adottando una comunicazione accessibile tramite la revisione del sito della fiera. Inoltre, il gruppo ha ideato una serie di spettacoli educativi aperti alle famiglie e in partnership con personaggi di spicco del mondo del cavallo e della sostenibilità.
In gara anche il team “Paint the future”, che ha realizzato una mappa interattiva e personalizzata che permette ai partecipanti alla fiera una scelta dei mezzi in base al loro impatto ambientale, il gruppo” Agrovision”, con un progetto di ampliamento di Fieragricola attraverso un nuovo padiglione dedicato al settore ittico, e la squadra “Dioniso”, che si è concentrata sulla sostenibilità attraverso la scelta dei materiali, il recupero delle eccedenze alimentari e la gestione dei rifiuti.
“I Contamination lab – ha aggiunto Diego Begalli prorettore e referente al Trasferimento della conoscenza e rapporti con il territorio – sono un ottimo strumento per le nostre studentesse e i nostri studenti per acquisire competenze trasversali rilevanti per il loro inserimento nel mondo del lavoro. L’edizione 2024 del progetto, appena conclusa, è stata realizzata grazie a un accordo con Veronafiere. La collaborazione tra l’ateneo e l’ente fieristico conferma la bontà del progetto e l’interesse che i Clab riscuotono tra le imprese e gli enti del territorio. Inoltre, grazie a questa sinergia, l’università di Verona continua a investire su metodi innovativi di formazione che portano a risultati concreti in azienda”.
Roberta Dini