Dallo spopolamento dei piccoli centri al degrado delle periferie urbane, dal disagio dei giovani alla solitudine degli anziani: questi alcuni dei temi affrontati dai progetti sostenuti dal bando Step, Sviluppo territoriale partecipato, lanciato da Fondazione Cariverona con il contributo di 1,9 milioni di euro.
Tra i 17 progetti finanziati, anche “La linea rossa: percorsi urbani tra la fabbrica della conoscenza e la fabbrica della creatività”, che ha fra i promotori l’ateneo di Verona, con un contributo di 116mila euro.
La linea rossa si propone di trasformare il quartiere veronese di Borgo Roma in un’area a misura di giovani, connettendo gli attori principali del territorio, come l’università scaligera e le associazioni. Attraverso laboratori di co-progettazione e spazi rigenerati, il progetto punta a rafforzare l’autonomia studentesca e migliorare l’offerta di servizi aggregativi per le nuove generazioni. Si valorizza così il polo universitario medico scientifico, che ha sede nel quartiere, come elemento chiave per coinvolgere i giovani nella rigenerazione urbana e promuovere un ambiente più inclusivo e dinamico. Nel Polo scientifico di Ca’ Vignal, inoltre, ha sede la mostra permanente “Bios Techne. Corpo Ambiente e Tecnologia“, allestimento di opere d’arte contemporanea, promosso dalla Commissione “Contemporanea” dell’ateneo veronese, in collaborazione con le associazioni culturali AgiVerona e Urbs Picta. Contemporanea è la piattaforma transdisciplinare voluta dall’ateneo per promuovere una continua interazione tra la ricerca e la società civile, impegnandosi nel trasferimento della pluralità dei linguaggi che abitano gli spazi universitari verso la sfera pubblica.
L’obiettivo della Linea rossa è, dunque, di creare una comunità più coesa e attiva, migliorando la qualità della vita nel quartiere. Il progetto è promosso dall’associazione Cocai, in collaborazione con il dipartimento di Scienze umane dell’ateneo, con referenti Olivia Guaraldo, delegata del rettore al Public Engagement, e Riccardo Panattoni, presidente della coommissione Contemporanea, con la Cooperativa Sociale Energie Sociali,
Il bando Step è, infatti, destinato a supportare realtà che, di fronte alle tante sfide di ogni giorno, hanno deciso di non rassegnarsi, di non aspettare passivamente l’intervento di “qualcun altro”, ma di rimboccarsi le maniche per lavorare insieme e sviluppare soluzioni originali, efficaci e creative in grado di rilanciare la qualità di vita nei territori.
Spesso si è portati a credere che le soluzioni ai problemi che gravano sulle comunità possano arrivare solo ed esclusivamente “dall’alto” o “dall’esterno” attraverso il coinvolgimento di professionisti, tecnici, esperti. Una mentalità che, però, rischia di generare sentimenti diffusi di impotenza, sfiducia e scarsa autostima: secondo il Censis, oltre la metà degli italiani è infatti convinto di contare poco nella società, quota che supera il 60% tra i giovani; mentre l’80% pensa che il Paese sia irrimediabilmente in declino (l’84% tra le nuove generazioni).
Il bando vuole sfidare questa visione, risvegliando la consapevolezza del ruolo delle comunità nel generare un cambiamento dal basso.
Elisa Innocenti