Sinergia tra l’università di Verona, l’Azienda ospedaliera universitaria integrata e l’Ospedale provinciale di Bolzano per la Cardiologia interventistica e la cardiochirurgia. Grazie alla nuova convenzione sottoscritta a maggio 2024, per tutto il 2025 gli specialisti di Verona si recheranno regolarmente a Bolzano per effettuare gli interventi insieme agli specialisti dell’azienda sanitaria dell’Alto Adige. L’obiettivo è quello di fornire un’assistenza chirurgica completamente nuova per i pazienti, che potranno restare nel loro ambiente abituale con la certezza di essere operati da un team a elevata professionalità, ospedaliera e universitaria. A oggi sono stati eseguiti 13 interventi, di cui otto sostituzioni della valvola aortica a cuore aperto e cinque bypass aorto-coronarici. Tutti i pazienti operati stanno bene e si dichiarano estremamente soddisfatti.
I primi risultati di questa nuova sinergia sono stati presentati nella sede ospedaliera di Bolzano venerdì 10 gennaio durante una conferenza stampa cui sono intervenuti per Verona il magnifico rettore Pier Francesco Nocini, il direttore generale dell’Aoui di Verona Callisto Marco Bravi e il primario di Cardiochirurgia Giovanni Battista Luciani accolti dall’assessore alla Salute della Provincia autonoma di Bolzano Alto Adige Hubert Messner, dal direttore generale dell’Azienda sanitaria Bolzano Christian Kofler e dal primario di Cardiologia di Bolzano, Rainer Oberhollenzer.
Il coordinamento delle attività cliniche è gestito dal professor Luciani docente di Cardiochirurgia dell’ateneo e direttore della Uoc Cardiochirurgia dell’Aoui scaligera che ha dato concretezza al progetto nato già nel 2020 con l’allora direttore della Cardiochirurgia Giuseppe Faggian che aveva posto le basi per l’affiliazione di Bolzano alla cardiochirurgia veronese.
“Questo progetto – ha spiegato il magnifico rettore Nocini – rientra in una più ampia strategia di collaborazione e sviluppo in ambito sanitario e di formazione e ricerca nelle malattie cardiovascolari dell’area vasta della Val d’Adige, per la quale il centro di Verona si pone come naturale interlocutore dati anche gli storici legami professionali, culturali e geografici. L’obiettivo di questa nuova sinergia è quello di migliorare i profili di cura dei pazienti, ottimizzando e rendendo sempre più efficienti le risorse e le potenzialità dei Sistemi sanitari territoriali. Sono, infatti, convinto che fare rete sia la strada giusta per raggiungere gli obiettivi comuni. Per questo Verona vuole e può dare il suo contributo date le eccellenti competenze in ambito clinico e scientifico anche nel settore della Cardiochirurgia”.
Per Callisto Marco Bravi, direttore generale Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona che ha firmato la convenzione con l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige: “La grande tradizione della Cardiochirurgia di Verona ha permesso di portare anche ai cittadini dell’Alto Adige l’esperienza clinica maturata. La qualità della nostra Azienda sanitaria viene dalla perfetta integrazione fra ospedale e università, questo ci permette di mettere sempre il paziente al centro sia per l’assistenza sia per l’innovazione dei trattamenti. Per questo, i nostri specialisti vengono a Bolzano per fare gli interventi e il Centro hub di Verona è a disposizione per accogliere i casi più complessi”.
“La nostra Unità operativa – ha concluso il professor Luciani – intrattiene un rapporto di collaborazione con l’Uoc Cardiologia di Bolzano da oltre 30 anni. Questo ha consentito di sottoporre ad interventi cardiochirurgici in Aoui una media di 100-120 pazienti l’anno. Si stima che tale attività abbia attratto a Verona oltre tremila pazienti residenti nella Provincia autonoma Sud-Tirol, mentre un numero più contenuto di pazienti sono stati mandati in altri Centri. In questa lunga e proficua collaborazione, Verona ha attratto anche tipologie specifiche, quali pazienti pediatrici e pazienti da sottoporre a trapianto cardiaco. Adesso, grazie a questa nuova convenzione, i casi potranno essere discussi in ‘Heart Team’, offrendo il trattamento cardiochirurgico per le patologie più semplici in sede a Bolzano mentre i pazienti pediatrici e i trattamenti più complessi saranno effettuati in Aoui”.
Roberta Dini