Inaugurato il XXVII anno accademico. Alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni,
del corpo accademico, del personale tecnico-amministrativo e degli studenti, il Rettore Alessandro
Mazzucco ha fatto il punto sulla situazione dell’ateneo scaligero e sui progetti di sviluppo futuri.
Ospite dell’inaugurazione Massimo Piattelli Palmarini, professore di Scienze Cognitive
dell’Università dell’Arizona. Presenti alla cerimonia il Sottosegretario all’Economia e finanze
Alberto Giorgetti, l’assessore alle Politiche dell’Ambiente della Regione Veneto, l’assessore alla
Cultura del Comune di Verona Erminia Perbellini, il prefetto Perla Stancari.
Gli studenti che si recheranno all’estero grazie ai progetti internazionali nel 2010 saranno 339. Nell’anno accademico 2009/2010 il programma Erasmus coinvolge 241 Università Partner appartenenti a 30 Paesi europei come Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Lettonia, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria . Gli studenti stranieri che verranno a studiare a Verona sono 290. Inoltre, per l’anno accademico 2009/2010 sono stati attivati 50 corsi in lingua straniera, di cui 48 in inglese, uno in francese e uno in tedesco. In un'ottica di promozione della mobilità Erasmus dei docenti l’Università di Verona sostiene un'azione di incentivazione integrando le borse europee con un contributo aggiuntivo di 140 euro per borsa.
L’inaugurazione riveste un significato di particolare interesse, un appuntamento fondamentale per l’Ateneo. Nel corso del suo discorso, il Rettore ha fatto il punto sulle politiche di governance, sulla riforma universitaria e sulle strategie d’intervento future. Argomento, quello della riforma, toccato anche dalla rappresentante degli studenti Carlotta Cena. Grande protagonista della cerimonia il professor Piattelli Palmarini, scienziato, editorialista e divulgatore di fama internazionale che ha tenuto una lectio magistralis sul tema “Verso una fisica della mente”.
Nel corso della cerimonia il Rettore ha consegnato diploma di emerito al professor Giorgio Savio, già ordinario della Facoltà di Economia.
I numeri dell’ateneo scaligero. L’Università di Verona è strutturata in 8 facoltà per un totale di 56 corsi di laurea, oltre 50 master e corsi di perfezionamento nonché scuole di dottorato. Un ateneo dinamico che investe nella ricerca e punta su una didattica che valorizza il rapporto tra studente e docente. Orientamento, elearning, tutorato, corsi in inglese, relazioni internazionali, stage, borse di studio e agevolazioni fiscali, sono alcuni dei servizi a disposizione dello studente. Numerose sono inoltre le iniziative di start up e spin off per rafforzare il collegamento tra il mondo della ricerca e quello dell’azienda con importanti opportunità per i giovani dottori di ricerca. Nel 2009 sono stati avviati 1624 stage e 3493 tirocini con 6193 aziende accreditate. Gli studenti che hanno scelto l’ateneo di Verona nello scorso anno accademico sono stati 22.197 di cui 21.305 iscritti ai corsi di laurea triennali, magistrali, specialistiche e specialistiche a ciclo unico e 882 iscritti alle scuole di specializzazione. Anche le iscrizioni dello scorso anno hanno confermato un trend positivo: l’Università di Verona piace e viene scelta da un numero sempre più crescente di giovani. Il motivo di tale risultato è certamente da attribuire al valore della laurea conseguita a Verona che proietta decisamente i giovani nel mondo del lavoro. L’Università di Verona si riconferma tra i migliori atenei d’Italia in tema di occupazione post lauream. Secondo il rapporto di Almalaurea 2008, ad un anno dal temine del ciclo di studi il 70% dei laureati veronesi ha un lavoro, un dato nettamente superiore alla media nazionale che si attesta intorno al 51%. È mediamente 3 mesi l’arco di tempo che decorre tra la data di laurea e il primo giorno di lavoro. Interessante anche il numero di occupati al temine di corsi di laurea triennali: ad un anno dalla laurea il 71,5 per cento dei laureati intervistati da Almalaurea ha trovato un impiego. In questi ultimi anni l’ateneo ha potenziato le opportunità di formazione internazionale rivolte a studenti, docenti e ricercatori.