I successi del grande e del piccolo schermo non sono bastati a contenere la sua forza creativa, per questo Enrica Bonaccorti ha presentato in anteprima nazionale il suo nuovo libro “L’uomo immobile”. Per farlo ha scelto Infinitamente, il festival di scienze e arti promosso dall'Università di Verona in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune.
Dopo “La pecora Rossa”, pubblicato da Marsiglio nel 2007, la " bellissima ragazza diventata adulta, ma entusiasta come una bambina" così la definisce il "Catalogo dei viventi", continua a far appassionare il suo pubblico con questa seconda avventura letteraria. “Si tratta – ha detto Mario Allegri, docente di letteratura italiana moderna e contemporanea – di un’avventura letteraria che già dal titolo si svela e richiama lo stato vegetativo. Un caso di fiction, ma di grande attualità costruito attorno al tema dello stato vegetativo in cui si trova costretto Paolo, il protagonista del romanzo, a causa di un incidente stradale. “Undici anni fa mio zio, – ha spiegato Bonaccorti – neurologo e direttore scientifico di un istituto specializzato nella gestione di pazienti in stato vegetativo, mi raccontò quello che era accaduto nel suo reparto. Le sue parole mi ispirarono un breve racconto "Coma d’amore", due paginette che scrissi di getto con l’idea di farne un corto cinematografico che parlasse, attraverso i personaggi, d’amore e morte. Quando la casa editrice mi ha chiesto un secondo romanzo ho pensato di sviluppare questo racconto già in nuce. Così, coniugando le emozioni che colorano un romanzo di rosa con i rimandi scientifici che si possono trovare nelle pagine del libro, è nato L’uomo immobile”.
Se l’immobilità è lo stato che meglio definisce la trama del romanzo, la natura artistica di Enrica Bonaccorti merita, di certo, un’altra connotazione. Soubrette televisiva, attrice di teatro, poi conduttrice radiofonica, sceneggiatrice televisiva e scrittrice di testi per canzoni di grandi voci italiane. “Da quando ho imparato a parlare e poi a scrivere non ho più smesso” ha aggiunto Enrica, icona della televisione italiana, prima come attrice in tante commedie e sceneggiati degli anni ’70 poi dagli anni ’80 come conduttrice di ‘Italia sera’, di ‘Pronto chi gioca’, del mezzogiorno di Rai Uno e del mitico ‘Non è la Rai’. “Se il pubblico amerà questo mio secondo libro, allora avrò superato anche la prova del fuoco del romanziere”.