L’assessorato alla Cultura del Comune di Verona ospita fino al 13 giugno alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Forti la mostra internazionale itinerante “Anne Frank, una storia attuale”.
L'esposizione. La mostra racconta la persecuzione degli ebrei durante la seconda guerra mondiale attraverso la biografia di Anne Frank: le fotografie, in gran parte inedite, le immagini, le citazioni delle pagine del diario di Anne fanno emergere le condizioni in cui una famiglia ebrea fu costretta a vivere durante il periodo nazista. La mostra, ideata e prodotta dalla fondazione Anne Frank di Amsterdam, di recente è stata arricchita con nuovi materiali fotografici e documentali, e viene esposta con un nuovo allestimento tematico. Inoltre saranno visibili alcuni pannelli relativi al periodo successivo alla seconda guerra mondiale, nei quali l’attenzione si focalizza sull’attività dei tribunali internazionali e sulla difesa dei diritti umani.
Per avviare una riflessione. L'iniziativa intende stimolare una riflessione sul significato di ideali quali la tolleranza, il rispetto reciproco e la democrazia, valori fondamentali per il mantenimento di una società democratica e pluralista. Nel 2009 la mostra internazionale itinerante “Anne Frank – una storia attuale” è stata allestita in più di cento luoghi in tutto il mondo, ponendosi come centro propulsore di attività quali corsi di formazione per gli insegnanti e progetti didattici per gli studenti. Alla presentazione è intervenuta l’assessore alla Cultura del Comune di Verona Erminia Perbellini che ha dichiarato: “Questa mostra è un grande motivo di orgoglio per la città di Verona, è, oltre che un omaggio alla grande comunità olandese di Verona, un segno di vicinanza alla comunità ebraica, anche lei sempre presente nel tessuto Veronese”. Anna Frank ci invita anche oggi a riflettere sul mondo di oggi, dove l’antisemitismo è purtroppo ancora presente, mantenendo vivo il ricordo di una tragedia, la seconda guerra mondiale, che ha segnato profondamente la vita degli uomini e che dovrebbe fungere da monito di cosa l’odio e la diffidenza verso l’altro possono portare.