La Sala Montanari è stata la location per presentare il calendario della manifestazione che durerà quattro giorni e toccherà in lungo e in largo la città di Verona. Dal 3 al 6 maggio si celebrerà il 150° anniversario della Spedizione dei Mille: quattro giornate di studio, di dibattito, di mostre, di letture, di spettacoli e musica, per richiamare l’attenzione su uno degli episodi più gloriosi della nostra storia. Presenti alla conferenza la presidente della Società Letteraria, Daniela Brunelli, Mario Allegri, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea dell’Università di Verona e Matteo Gelmetti presidente della Prima Circoscrizione del Comune di Verona.
I promotori. Le manifestazioni sono promosse dal dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’università, dalla biblioteca centralizzata Frinzi, dalla Società Letteraria di Verona, dall’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere, dalla Prima Circoscrizione del Comune di Verona, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale e della Fondazione Ippolito e Stanislao Nievo, in collaborazione, fra gli altri, con gli Amici della bicicletta e il Circolo dei Lettori di Verona. L’evento ha ricevuto il plauso di Carlo Azeglio Ciampi, già Presidente del Comitato dei garanti per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, e il riconoscimento della Presidenza della Repubblica che ha voluto sottolineare l’ideale adesione, inviando una medaglia in fusione di bronzo.
Un riassunto degli appuntamenti. Verona è stata una delle ‘capitali’ del Risorgimento, le sale cittadine hanno ospitato personaggi di chiara fama quali Carlo Montanari, Ippolito Nievo, Aleardo Aleardi, Pietro Emilei, Antonio Scopoli, Gaetano Trezza, Vittorio Betteloni. E proprio nei luoghi di memoria risorgimentale ci sarà una rassegna cinematografica, mostre di foto autentiche dello sbarco e delle battaglie e documenti dell’epoca; oltre alla parte ludica ci sarà quella scientifico culturale, contornate da appuntamenti a sfondo sportivo. Il programma completo è consultabile nell’allegato.
Perché ricordare i Mille? “L’intento è quello di sottolineare il valore dell’unità nazionale e di ricordare alle generazioni più giovani l’opera di uomini e donne che hanno dedicato ogni loro sforzo, e sacrificato in moltissimi casi la propria vita, a una causa e a un ideale dal significato irrinunciabile” ha espresso la presidente Brunelli, che ha affermato che “il programma dimostra ancora una volta come le istituzioni amino mettersi insieme, lavorare sotto un ideale comune”. Allegri ha riportato le motivazioni che hanno spinto a questa organizzazione: “E’ un evento importante ma cheè stato quasi dimenticato, tranne nei luoghi canonici. Noi ci siamo mossi e questo piccolo movimento dal basso si è articolato ed è divenuto più complesso, e si è arricchito di tante altre collaborazioni; è necessario ricordare ‘i Mille’, perchè fanno parte della nostra storia nazionale”. “Saremo come i Mille – ha concluso Gelmetti – dobbiamo essere un’avanguardia per cercare di catalizzare il maggior numero di persone, enti, eccetera, per preparare nel migliore dei modi il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Quindi, idealmente, ci mettiamo tutti la camicia rossa per lanciare subito il messaggio e preparare già da quest’anno i festeggiamenti del prossimo anno”.
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