Mercoledì 12 maggio alle 10.10 nell'aula 1.1 di Lettere e filosofia i Wu Ming, collettivo letterario bolognese, presentano Altai, il loro ultimo libro. La presentazione del libro, a cura degli studenti del gruppo pagina 13 si inserisce nel programma del corso di Mario Allegri – professore associato di Letteratura italiana contemporanea.
I Wu Ming. Il loro nome per esteso è Wu Ming Foundation; si tratta di un collettivo letterario formato da quattro scrittori, nato a Bologna una decina di anni fa con il romanzo d'esordio "Q". ll nome d'arte è inteso tanto come tributo alla dissidenza quanto come rifiuto dei meccanismi che trasformano lo scrittore in un divo. Il collettivo Wu Ming si impegna in estesi tour di presentazioni e incontri con i lettori e i suoi membri appaiono spesso in pubblico ma mai in trasmissioni televisive o servizi fotografici.
Altai. Venezia, Anno Domini 1569. Un boato scuote la notte, il cielo è rosso e grava sulla laguna: è l'arsenale che va a fuoco, si apre la caccia al colpevole. Un agente della Serenissima fugge verso oriente, smarrito, "l'anima rigirata come un paio di brache". Costantinopoli sarà l'approdo. Sulla vetta della potenza ottomana conoscerà Giuseppe Nasi, nemico e spauracchio d'Europa, potente giudeo che dal Bosforo lancia una sfida al mondo e a due millenni di oppressione. Intanto, ai confini dell'impero, un altro uomo si mette in viaggio, per l'ultimo appuntamento con la storia. Porta al collo una moneta, ricordo del Regno dei Folli. Echi di rivolte, intrighi, scontri di civiltà. Nuove macchine scatenano forze inattese, incalzano il tempo e lo fanno sbandare. Nicosia, Famagosta, Lepanto: uomini e navi corrono verso lo scontro finale. "Che segno è quando un arcobaleno appare, non c'è stata pioggia e l'aria è secca e tersa? È quando la terra sta per tremare, e il mondo intero vacilla". Quindici anni dopo, l'epilogo di Q. Wu Ming, il collettivo di scrittori che al suo esordio si firmò Luther Blissett, torna nel mondo del suo primo romanzo.