Venerdì 7 maggio il Polo Zanotto ha ospitato il convegno ‘Verona nel mondo’, organizzato dalla Camera di commercio in collaborazione con l’università. Un momento di riflessione sulle conseguenze della crisi: a Verona arrivano i primi segnali di ripresa ma è importante un atteggiamento di collaborazione tra tutte le forze politiche ed economiche in campo. Sono intervenuti Alessandro Mazzucco, rettore dell'ateneo scaligero, Alessandro Bianchi, presidente della Camera di commercio di Verona, Riccardo Borghero, dirigente dell'area Affari economici della Camera di commercio, Paolo Borzatta, senior partner di The european house-Ambrosetti. Alla tavola rotonda moderata da Mario Puliero, direttore di Tele Arena ha partecipato, tra gli altri, Flavio Tosi, sindaco della città.
Le parole del Rettore. Alessandro Mazzucco ha aperto i lavori ponendo l’accento sull’importanza di un’intensificazione del rapporto tra università e mondo del lavoro. “Oggi, in un ambiente globalizzato, la fragilità economico-finanziaria determina la necessità di rafforzare la collaborazione tra i due poli – ha detto Mazzucco – nessuno può ambire a isolamento e autosufficienza ”. Il sistema universitario, secondo il rettore, rappresenta il volano del progresso dei Paesi e per questo è indispensabile agire in modo responsabile nei confronti della società. Emergono dalle sue parole chiari richiami a una serie di responsabilità collettive: in tale contesto “è il valore delle istituzioni, aldilà degli schieramenti, che consente ai Paesi di superare i momenti difficili”.
Il convegno. Cauto ottimismo: questo è il messaggio che traspare dall’incontro. Da quanto emerge nel report 2010 della Camera di Commercio, illustrato da Riccardo Borghero, dirigente dell’ente, la situazione non è affatto rosea. Il tasso di mortalità delle imprese nel 2009 è stato negativo: ne sono nate 6.085, a fronte di 6.186 cessazioni. A risentire maggiormente della flessione economica, lo scorso anno è stata l’attività estrattiva di minerali da cave e miniere. Anche il dato relativo all’occupazione è preoccupante in quanto “nei primi mesi del 2010 – secondo le parole di Massimo Castellani, segretario provinciale Cisl – abbiamo consumato le ore di cassa integrazione guadagni di tutto il 2009”. E, visto che la Cig non è eterna, se non ci sarà una vera ripresa, arriveranno quei licenziamenti che finora si è riusciti ad evitare.
Il rilancio di Verona. Se la situazione generale non è positiva, Verona resiste più delle altre province del Veneto. La tradizionale polisettorialità che caratterizza l’economia scaligera e che favorisce una diversificazione delle produzioni e una maggiore possibilità legata alle esportazioni, ha determinato una diminuzione tra le meno pesanti in Veneto. Paolo Borzatta, senior partner di The european house-Ambrosetti, è intervenuto dicendo che anche la piccola azienda deve valorizzare tutti i dipendenti, mentre un altro punto di forza, da sfruttare soprattutto nelle esportazioni, è la creatività. A chiusura del convegno si è ricordato come Verona disponga di mezzi poderosi per confermare e rilanciare la propria immagine nel mondo: le attrattive paesaggistiche legate al turismo come anche l’arte, la cultura, la storia e i prodotti enogastronomici. Inoltre la collocazione strategica della città, legata alla rete di infrastrutture – se valorizzate dall’incontro tra istituzioni e imprese – possono svolgere un’importante azione di marketing in grado di fornire un ulteriore supporto allo sviluppo economico. “Presupposto imprescindibile per il buon esito delle nostre iniziative – ha detto Alessandro Bianchi, presidente della Camera di commercio veronese – è un atteggiamento collaborativo e sinergico tra tutte le forze politiche ed economiche oggi in campo”.