Mantova ha il Festival della letteratura e Trento quello dell’economia? Verona, città d’arte che nulla ha da invidiare ai due centri vicini, si propone come città della poesia. E’ questo il significato di VeronaPoesiaFestival 2010, l’iniziativa presentata oggi dalla direzione artistica, espressione della Società Letteraria, della Biblioteca Civica e di Anterem, che in collaborazione tra loro vogliono fare di questo festival un forte elemento di richiamo nazionale e internazionale, ricco di eventi culturali di alto livello – incontri con poeti e filosofi che si intrecciano con concerti e altre iniziative – nelle sedi prestigiose della Società Letteraria e della Biblioteca Civica, a partire da sabato 6 novembre, per concludersi domenica 14.
Nell’ambito del Festival saranno assegnati i premi per la poesia “Lorenzo Montano”. Tra i protagonisti, i filosofi Massimo Donà, Carlo Sini e Franco Rella, i poeti Silvio Ramat, Roberta Da Punt, l’inglese Philip Moore, Luigi Ballerini e Cesare Viviani, gli psicoanalisti Stefano Baratta e Alberto Schoen, oltre a cantautori come Grazia De Marchi e Giannantonio Mutto.
“La formula degli incontri con l’autore con lettura di testi e performance musicali è collaudata e dovrebbe essere di grande richiamo”, ha spiegato Paola Azzolini della direzione artistica e Ranieri Teti di Anterem ha ricordato il valore del Premio Montano e la rilevanza dei filosofi che hanno garantito la loro presenza a Verona. Flavio Ermini, animatore di Anterem, ha sottolineato il rapporto, esplicitato nel titolo del Festival, tra “poesia e pensiero”, un pensiero “che pone le sue radici nella consapevolezza”.
Il connubio tra poesia e musica trova una sua sintesi nella canzone d’autore, e Alberto Benciolini ha ricordato che la sessione legata ai cantautori è curata da Enrico De Angelis.
La cerimonia di inaugurazione di VeronaPoesiaFestival è fissata per sabato 6 novembre alle 10,30 alla Biblioteca Civica di via Cappello. Nel pomeriggio dello stesso giorno alle 15, sempre alla Civica, è fissata una conferenza stampa nazionale, alla presenza di alcuni protagonisti del Festival tra cui i filosofi Massimo Donà e Carlo Sini.