Marcello Veneziani ha presentato il suo ultimo libro, "Amor Fati, la vita tra caso e destino" edito da Mondadori, in un incontro organizzato da Fondazione Giorgio Zanotto, Centro di Cultura Europea Sant’Adalberto, Centro di Cultura e Spiritualità Calabriana, con il patrocinio del Comune di Verona e della Facoltà di Scienze della formazione. Hanno moderato l'evento il filosofo Carlo Bortolozzo, presidente del Centro Sant'Adalberto, e Giuseppe Perazzolo, dottore in Filosofia e Storia della Chiesa e storico dell'Opera Don Calabria.
Uno sguardo dentro noi. "Il fato – ha spiegato Veneziani – è un elemento che esiste dentro di noi." In un’epoca come la nostra in cui soldi, benessere, industrializzazione, hanno dato avvio alla sterilità globale, togliendo potenzialità al significato puro della vita, affrontare un tema come quello del destino è ardua impresa. Ognuno di noi, nelle solitudini domestiche, avverte la mancanza di qualcosa. Quello però che ci impedisce di comprendere a pieno da cosa derivi o cosa determini tale vuoto, è la libertà che l’uomo ha nei secoli conquistato. Libertà intesa come svincolarsi dal fato, per affidarci al caso.
Il ruolo del Destino. Il testo è la testimonianza diretta di un travagliato percorso che lo scrittore ha compiuto. "Amor Fati" indica l’accettazione del destino, la comprensione del fatto che tutti noi rientriamo in un determinato disegno, in una ricca trama che dobbiamo condividere e accettare con maturità. E’ proprio grazie a questo disegno che la nostra vita ha un senso, che i valori che portiamo dentro, affondando in una purezza di spirito, vanno intesi come tali. "I valori, infatti – ha precisato Veneziani – affondano nel nulla quando non hanno radici profonde."
Amor Fati e Automatismo. Importante precisazione che Marcello Veneziani ha fatto è la riflessione operata sul senso moderno della vita la quale ha consegnato la libertà dell’uomo al dominio della tecnica rendendoci tutti automati e meccanizzati a compiere prestabilite azioni. "Per riprendere in mano ogni singolo attimo della nostra visita dobbiamo accettare il disegno per noi tracciato e impiegarlo intelligentemente connettendo – termine dall’autore ripreso più volte – gli atti significativi della nostra esistenza alle forze del cosmo."
La riscoperta della Filosofia. Il pensiero dello scrittore è un pensiero basato sull’amore verso la filosofia. "La filosofia è crescita, riguarda la parola – ha detto a riguardo Veneziani -. Essa deve uscire dai circuiti accademici, deve incontrare e tessere legami con le persone. Abbiamo bisogno di riempire la nostra vita e la filosofia in questo può esserci utile."