Ha mosso il primo passo a Verona il progetto di alfabetizzazione motoria lanciato dal ministro Maria Stella Gelmini e dal presidente del Coni Gianni Petrucci. Si è svolta nella sede della facoltà di Scienze Motorie, una due giorni dedicata al progetto con oggetto l’alfabetizzazione motoria nella scuola primaria italiana, in risposta ai crescenti allarmi della comunità scientifica e delle istituzioni internazionali sulle conseguenze della sedentarietà e di non corretti stili alimentari e di vita tra la popolazione giovanile.
Il Coni investe 5 milioni nell'alfabetizzazione motoria. Un progetto in cui il Coni ha investito oltre cinque milioni di euro e che vede Verona, in particolare la facoltà di Scienze Motorie di Borgo Venezia, in posizione di assoluta preminenza. I dati dello studio sono stati infatti raccolti dai docenti e dai ricercatori dell’ateneo veronese che hanno fornito una prima mappatura del fenomeno. La strategia del progetto vede l’insegnante della scuola primaria affiancato da un “consulente esperto” con l’obiettivo di supportare gli alunni nel raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze motorie. A Verona si sono ritrovati gli esperti, scelti dal Ministero e dal Coni, i responsabili delle attività motorie nelle scuole primarie di quasi tutte le regioni italiane e i docenti del comitato scientifico all’interno del quale figura anche il professor Federico Schena, docente dell’ateneo scaligero. Sono stati circa 300 i delegati di questo importante appuntamento veronese.
Obesità infantile. Secondo gli ultimi dati a disposizione del ministero della Salute in Italia più di 1 milione di bambini è in sovrappeso. Questo significa che, nel nostro Paese, oltre un bambino su 3 di età compresa tra i 6 e gli 11 anni ha un peso superiore a quello che dovrebbe avere per la sua età. Inoltre, l’obesità presente nei primi dieci anni di vita si traduce in obesità nel 75% dei casi quando l’individuo raggiunge l’età adulta. bambino su 5 pratica sport per non più di un’ora a settimana. Non solo, ma sempre secondo i più recenti studi solo un bambino su 5 in età da scuola primaria pratica sport per non più di un’ora a settimana. Gli stessi genitori sembrano sottovalutare il problema: il 36% delle mamme di bambini con eccesso ponderale non ritiene che il proprio figlio abbia un peso eccessivo rispetto all’altezza. Si rende necessario pertanto affrontare la questioni su basi scientifiche e tecnologiche. E il progetto di alfabetizzazione motoria di cui si è parlato in questi due giorni a Verona risponde a questa fondamentale esigenza.