Intervistato da Alcide Marchioro, presidente dell’associazione Idem, Claudio Magris, uno dei più celebri saggisti contemporanei, scrittore e germanista, ha spiegato, mediante l’analisi di grandi autori quanto è importante lo studio e il recupero della letteratura mitteleuropea.
Mitteleuropa. L’incontro-dialogo, tenutosi in aula magna del Polo Zanotto, muove il proprio raggio d’azione verso la dissidenza, valore e capacità espressiva intesa come critica della tradizione tendente ad un forte spirito d’innovazione. A cavallo tra '800 e '900 a Vienna si concentrano i più eclettici interpreti e artisti dell’epoca. Essi sono i protagonisti di uno snodo cruciale della storia del pensiero, della storia della cultura e della nostra stessa identità. Essi fanno infatti parte del mondo culturale mitteleuropeo che rappresenta, per il professor Magris, una sorta di gerarchia intellettuale e spirituale, una cultura che ha portato avanti la dissidenza .
Un mondo lontano? E’ un mondo di cui non ne parla più nessuno, un mondo lontano, remoto, ormai tramontato in cui va messa in rilievo la forte componente espressiva che lì si è svolta e sviluppata. “Con il termine mitteleuropea – spiega Magris, – non intendiamo una semplice posizione geografica ma alludiamo ad una civiltà che ha qualcosa in comune alle molte e diverse culture dell’impero austro-ungarico”. Tale cultura plurinazionale ha sperimentato il disagio dell’età contemporanea imponendosi come dottrina della scomposizione scoprendo la pluralità dell’io. “Dissidenza, quella che si respira – prosegue Magris – espressa come forte disagio. Dissidenza che si impone contro ciò che è definitivamente indiscutibile”.
Grandi personalità. Magris durante il dialogo con il pubblico menziona diversi autori legati, o per appartenenza temporale o per influenza diretta alla Vienna mitteleuropea: Karl Kraus, scrittore, giornalista e autore satirico austriaco, Franz Kafka, scrittore ceco di lingua tedesca, Philip Roth, scrittore statunitense di origine ebraica, Robert Musil, scrittore e drammaturgo austriaco.