"Gestione delle Imprese Familiari" è questo il nome dei corsi universitari di perfezionamento per laureati, e di aggiornamento professionale per diplomati con esperienza quinquennale, che l’Università di Verona ha recentemente avviato. I corsi, unici nel Triveneto, vantano come main sponsor la Banca Popolare di Verona e si avvalgono del sostegno di Consultique, Inter Audit Srl, Ifa Consulting, Dgpa Sgr, con il patrocinio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e Confindustria Verona. Durante la prima lezione hanno portato il loro saluto il preside della facoltà di Economia di Verona Francesco Rossi, per la Banca Popolare Giovanni Giroldi, per Confindustria Verona Cinzia La Rosa e il direttore dei corsi Paolo Roffia.
Francesco Rossi – facoltà di Economia: “Investire in questi corsi e continuare a mettersi in discussione”. “Speriamo che la vostra esperienza possa essere positiva, cercate di essere critici, ma anche propositivi perché abbiamo bisogno di voi. Vorremmo che l'università si aprisse al mondo lavorativo ed è per questo che preferiamo finanziare corsi o master che sono oggettivamente molto vicini ai veri temi che investono le nostre vite. Durante il quinquennio universitario formato dal 3+2 non si riesce a fare tutto, per questo vengono attivati questi corsi brevi e finalizzati. La laurea è divenuta purtroppo il punto di partenza – ha spiegato il preside della facoltà di Economia Francesco Rossi – Prendere in mano la gestione dell’impresa di famiglia e rilanciarla non è impossibile, facciamo capire a papà e zii quanto è importante investire in questi corsi e continuare a mettersi in discussione”.
Banca Popolare – Giovanni Giroldi “Le imprese familiari sono la struttura portante”. “Prendo spunto dalle considerazioni del preside Rossi che ha parlato di competizione in uno scenario più ampio che prende in considerazione tanti paesi del mondo dove è più facile portare creatività e dare un valore aggiunto alle proprie imprese; del microscenario che abbiamo sotto mano, nel nostro tessuto economico e con il quale noi ogni giorno ci confrontiamo, hanno grande importanza le imprese familiari, le quali sono la struttura portante; noi come banca ci incrociamo tutti i giorni questo tipo di ragionamenti. Non solo, anche per il periodo storico che stiamo vivendo, noi assistiamo al passaggio generazionale e noi che siamo portati ad un approccio pragmatico ci rendiamo conto che per competere bene e poter sostenere dal punto di vista finanziario dei progetti, è strategico che ci siano anche momenti come questo, di approfondimento, su certi temi culturali e scientifici che ci riguardano e che servono per affrontare certe sfide. Come banca crediamo in queste cose, speriamo che voi siate i testimoni – ha detto Giroldi riferendosi ai corsisti – così il prossimo anno avremo altri che sceglieranno questo tipo di percorso. Noi abbiamo lavorato con associazioni di categoria e anche ordini professionali per confezionare questo corso che farà la differenza, che vi potrà essere utile per poter competere in questo mercato sempre più dinamico e sempre più complesso”.
Confindustria Verona – Cinzia La Rosa “Cogliere nuove nozioni per migliorarsi grazie alla formazione permanente”. “È un tema caro a tutti quello delle imprese familiari, perché rappresentano il tessuto imprenditoriale italiano – ha espresso Cinzia Rosa, giovane imprenditrice – non solo creano ricchezza ma trasmettono valori importanti; ad oggi ci sono forti criticità che si presentano tutti i giorni e si fa fatica ad affrontarle se non si fa formazione in continuazione. Io stessa sono titolare di una piccola azienda familiare e sto vivendo il cambio generazionale: le dimensioni limitate, la poca capacità di innovarsi o di internazionalizzarsi, corsi di questo tipo, che presentano anche una scelta qualitativa di docenti, credo che diano l’opportunità al mondo imprenditoriale di capire un po’ quali sono i punti di forza e di debolezza e avere gli strumenti ideali per poter affrontare tematiche altrimenti difficili da risolvere. Ogni azienda vede a modo proprio il passaggio generazionale, ma è un tema delicato che va affrontato assieme alla gestione della finanza, o la governance, e in corsi di questo tipo si da la possibilità di aprire la propria visione e cogliere opportunità e nuove proposte da poter portare nelle proprie aziende. Ormai il mondo economico è sempre più internazionale e più agguerrito e dobbiamo essere sempre pronti a cogliere nuove nozioni e saper fare confronti per migliorarsi”.
“Non solo slogan ma concretezze”. Il direttore Paolo Roffia, docente dell’ateneo veronese, ha ringraziato in finale coloro che hanno supportato e portato ad un disegno finale del Gif, soprattutto la Banca Popolare di Verona e Confindustria. “L’avvio è un momento il cui ci si dà un obiettivo – ha specificato Roffia – e a fine corso ci troveremo per un momento finale di verifica, e ci riguarderemo negli occhi per capire cosa abbiamo imparato, quali esperienze vorremmo fare per crescere ancora in maniera da rilanciare l’idea di una nuova edizione per dare seguito a questo tipo di formazione. Speriamo il corso sia utile per capire ma anche per far crescere le vostre imprese”. Durante la giornata introduttiva sono state date alcune informazioni sulle tematiche, i materiale e i percorsi che saranno affrontati, oltre al benvenuto: “Il corso vorrà rispondere a tre domande. La prima: come far si che il momento del passaggio generazionale, della successione, non sia un momento di trauma, bensì una occasione di anticipazione del cambiamento, di rilancio propositivo? La seconda: come amministrare e controllare bene le imprese anche di medio piccole dimensioni, con un occhio all’efficienza ad uno all’efficacia degli strumenti utilizzati, nel contesto globale odierno? La terza: come accedere al credito e alla finanza negoziando su un piano condiviso con il mondo bancario?”.